La situazione più difficile vivono coloro che sono costretti a vivere nel territorio non controllato dal governo dell’Ucraina e lungo la linea di scontro senza poter trasferirsi. Tali persone sono circa 3 milioni, la maggior parte di loro sono persone anziane che vivono da sole, ragazze madri, disabili e famiglie numerose, che non hanno nessuno a cui chiedere aiuto e sostegno. Sono stati lasciati senza accesso a tali servizi essenziali di base come l’assistenza medica, l’igiene, l’istruzione. Ci sono problemi con i prodotti alimentari, pagamento delle pensioni, rifornimento di farmaci.
Anche coloro che sono riusciti a lasciare la zona di conflitto armato, trovano molte difficoltà con l’organizzazione della vita in un posto nuovo. Secondo i dati ufficiali del Ministero delle politiche sociali in Ucraina è 1,4 milioni di sfollati interni. Ancora più di 1 milione di ucraini cerca il rifugio all’estero.
Spesso le persone che avevano un posto di lavoro, l’alloggio, lo status sociale e materiale, hanno perso il loro sostentamento sono dovuti fuggire, per evitare il pericolo di vita, al quale sono stati esposti con l’occupazione incentivata dal Cremlino. Sono fuggiti dalla guerra terroristica, costretti a trovare una nuova casa, un nuovo lavoro per iniziare una nuova vita. La loro più grande preoccupazione che i loro figli mai più sentano esplosioni e spari, mai più vedano la violenza e la brutalità della guerra. Secondo i servizi competenti delle Nazioni Unite tra gli sfollati sono 500 000 bambini, di cui il 70 per cento aveva subito la violenza.
In risposta alla crisi umanitaria la chiesa cattolica in Ucraina assiste gli sfollati dalla Crimea e Donbas. Ogni giorno ai centri parrocchiali di tutta l’Ucraina vengono a bussare centinaia di persone. Nessuno li domanda di quale religione sono (anche se a 90 per cento non sono cattolici). Attenzione si concentra sulle categorie più bisognose: minori, donne in gravidanza e le donne che allattano, gli anziani, le persone con disabilità.
La chiesa cattolica aiutare continuamente più di 115 000 persone colpite dal conflitto. In tutte le regioni dell’Ucraina la chiesa accoglie i bisognosi offrendo loro i seguenti aiuti:
- si dà un piccolo contributo per l’acquisto di prodotti alimentari, prodotti per l’igiene, farmaci, oppure si distribuisce dei kit con il cibo, prodotti d’igiene ai bisognosi che vivono nella zona di combattimento;
- in molte città si prepara il pranzo ogni giorno per almeno 100 persone per coloro che non hanno mezzi di sopravvivenza
- L’installazione di finestre e riparazioni di case rovinate dalla guerra;
- organizzazione di centri di assistenza sociale bambini che sono diventati orfani o vittime dalle zone di conflitto armato in Donbas;
- assistenza psicologica agli sfollati interni, assistenza alle madri con bambini;
- distribuzione di indumenti
- fondi per trovare nuovi alloggi;
- consulenze mediche.