VATICANO – Asciugare i volti rigati dalle lacrime di una sofferenza fisica o spirituale portando consolazione e speranza: questo lo scopo della Veglia di preghiera per “asciugare le lacrime” che sarà presieduta da Papa Francesco il 5 maggio alle 18 nella basilica di San Pietro. L’evento giubilare vuole essere “segno visibile della misericordiosa mano del Padre tesa ad asciugare le lacrime di una mamma o di un papà che hanno perso un figlio, di un figlio che ha perso un genitore, di chi combatte una malattia, di chi ha perso il lavoro o non lo trova, di chi vive situazioni di discordia in famiglia, di chi sperimenta la solitudine perché più avanti in età, di chi patisce un disagio esistenziale, di chi ha subìto un’ingiustizia, di chi ha smarrito il senso della propria vita o non riesce a trovarlo. Sono tante e di ogni genere le piccole o le grandi sofferenze che ognuno porta dentro di sé, ma tutte certamente sono accomunate da una “fatica” del vivere e, spesso, dalla mancanza di speranza e fiducia”. “Consolare gli afflitti”, una delle sette opera di misericordia spirituale, è il cuore di questo grande evento giubilare rivolto a tutti, ma “in particolare a coloro sentono dal più profondo il bisogno di una parola che dia sostegno, forza e consolazione”. In occasione della Veglia, sarà esposto alla venerazione dei fedeli nella basilica di San Pietro il reliquiario della Madonna delle lacrime di Siracusa.