Camminare “nella luce”, senza percorrere “strade oscure” perché lì non c’è “la verità di Dio”. Pronti a chiedere perdono per le cadute, ma evitando “la doppia vita”, di “andare con un piede nella luce e l’altro nelle tenebre”. È l’insegnamento di papa Francesco nell’omelia della Messa di ieri mattina a Casa Santa Marta.
“Se tu dici che sei in comunione con il Signore”, ha esordito il Papa, “cammina nella luce! Ma la doppia vita no!”. No alla menzogna, che viene dal diavolo: “Nella Bibbia, Gesù chiama il diavolo ‘padre della menzogna’, il bugiardo. E per questo, con tanta dolcezza, con tanta mitezza, questo nonno dice alla Chiesa ‘adolescente’, alla Chiesa ragazza: Non essere bugiarda! Tu sei in comunione con Dio, cammina alla luce. Fa opere di luce, non dire una cosa e farne un’altra, non la doppia vita e tutto questo”. E non scoraggiarsi per il peccato, “perché Lui – il Signore – è più grande dei nostri peccati”. Questa, ha aggiunto Francesco, “è la misericordia di Dio, è la grandezza di Dio”. Sa che “siamo niente”, che soltanto “da Lui” viene la forza e dunque “sempre ci aspetta”. “E se qualcuno pecca – ha concluso -, Lui ci aspetta, ci perdona, perché è misericordioso e sa bene di che siamo plasmati e ricorda che noi siamo polvere”.