Il territorio del dipartimento del Chocó, regione della Colombia occidentale bagnata dall’Oceano Pacifico, è stato flagellato in questi giorni dal fenomeno del Niño, che sta causando alluvioni e allagamenti in molti Paesi del Sudamerica. Il sito internet della Conferenza episcopale colombiana rilancia l’appello di monsignor Julio Hernando García Peláez, vescovo di Istmina-Tadó, che segnala le drammatiche situazioni in cui stanno vivendo numerose famiglie. “Va una volta per tutte migliorata la condizione delle abitazioni e della loro qualità di vita – segnala il presule -, soprattutto pensando alle madri che hanno diversi figli”. L’esigenza è quella di avere una casa “che sia degna, non facilmente inondabile, per dare una soluzione al problema”. Il vescovo rivolge un appello agli organismi nazionali e internazionali e a tutte le persone di buona volontà, perché portino solidarietà alla gente colpita, segnalando che le popolazioni afro e indigene sono quelle maggiormente provate perché “subiscono un colpo mortale alle loro attività economiche”. Si tratta di popolazioni tra le più povere della Colombia, che vivono di un’economia di mera sussistenza. I volontari della pastorale sociale nazionale e diocesana stanno prestando assistenza alle persone, che vengono ospitate in alberghi o in sale parrocchiali. Si provvede loro attraverso dei kit di generi alimentari, vestiario, coperte, materassi, medicinali e generi per l’igiene personale.