Una catastrofe ecologica, che diventa anche catastrofe economica per i pescatori, che si vedono privati della loro fonte di sostentamento.
Nella giornata di ieri l’arcivescovo di Puerto Montt, mons. Cristián Caro, ha incontrato i pescatori che stavano manifestando, indirizzando loro parole di appoggio e speranza. Ha affermato di comprendere le difficoltà del Governo ad aumentare l’indennizzo mensile. Si è però impegnato a insistere presso le autorità perché si rendano conto della situazione di queste persone.
Nei giorni scorsi i vescovi delle diocesi interessate dalla crisi ambientale e sociale (Puerto Montt, Ancud e Osorno) erano intervenuti con una nota nella quale si sottolineava “la preoccupazione e la solidarietà verso i nostri fratelli pescatori, raccoglitori di frutti di mare, con le loro famiglie e le loro comunità, di fronte all’immensa crisi ambientale e sociale che nella nostra regione sta provocando il fenomeno della marea rossa. Tale catastrofe colpisce fortemente non solo le famiglie dei pescatori, ma si estende a tutti i settori della nostra società, per le sue conseguenze economiche, lavorative e familiari”.
Nella nota i vescovi ribadiscono l’insufficienza dell’indennizzo stabilito dal Governo e proseguono: “La crisi ambientale e sociale che si sta sviluppando chiede una ricerca ampia sulle cause e soluzioni adeguate, attraverso un dialogo franco ed efficace tra autorità, dirigenti sociali, imprenditori del salmone, biologi marini. Favoriamo la formazione di tavoli di speranza, per trovare soluzioni integrali”. Infine, i vescovi confermano l’impegno delle diocesi per prestare aiuto alle popolazioni coinvolte.