MONTALTO – “Mi alzerò e andrò da mio Padre, e dirò: Padre ho peccato!” Così cantiamo qualche volta volendo significare il nostro proposito di ritornare al Signore, ricalcando il pensiero di quel figlio “prodigo”, che per decenni abbiamo messo al centro della Parabola del Vangelo secondo Luca. Invece l’Anno Santo della Misericordia ci sta aiutando sempre più in profondità a comprendere la preziosità e l’importanza di sperimentare spesso il Perdono di Dio Padre, vero protagonista della nostra Vita, soprattutto attraverso il Sacramento della Penitenza.
Come ogni anno, nel contesto del Tempo di Pasqua, i bambini di Terza elementare delle Parrocchie montaltesi si sono avvicinati, dopo un bel cammino di preparazione fatto nei mesi passati, insieme alle Catechiste, che vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare, per la prima volta a confessare i loro piccoli peccati al sacerdote. Accompagnati dalle Famiglie, nel pomeriggio di Domenica 8 maggio u. s., si sono recati col Parroco don Lorenzo Bruni presso il Santuario di Montemisio, intitolato alla Madonna della Consolazione, dove, accolti da Fra Salvatore, che ha messo loro a disposizione la Chiesa e i locali del Santuario, hanno celebrato la Festa del Perdono. All’inizio è stato proclamato il brano evangelico di Luca, che illustra l’episodio del Padre Misericordioso e dei due figli, raccontato dal Signore nell’omonima Parabola; quindi con la riaccensione e la consegna da parte del papà o della mamma a ciascun bambino delle candele del Battesimo, con tutti i presenti, figli e Genitori, si sono rinnovate le promesse della Professione di Fede; a quel punto ciascun bambino, portandosi davanti al Fonte battesimale per segnarsi con l’acqua benedetta e poi davanti al Crocifisso, dove lo aspettava il sacerdote, ha fatto la sua Prima Confessione. Al termine delle Confessioni individuali, raccolti in preghiera intorno all’Altare, tutti hanno invocato il Padre celeste; infine il Parroco ha messo al collo dei bambini un piccolo Crocifisso per ricordare loro il Perdono celebrato e l’impegno a tornare alla quotidianità come veri amici del Signore Gesù. Un momento di festa con le Famiglie ha concluso il bel pomeriggio di celebrazione in chiesa, come del resto la stessa Parabola racconta essere avvenuto per il ritorno a casa del figlio minore.