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La vescova luterana Margot Kässmann, “Papa Francesco? Sta dicendo al mondo chi sono i cristiani”

Di Maria Chiara Biagioni

La Riforma di Lutero? A 500 anni di distanza, cattolici e luterani sono di nuovo chiamati dalla storia a rimettere in discussione stili di vita e prassi consolidate per chiedersi se la Chiesa oggi è rimasta fedele alle sue radici evangeliche ed è in grado di riproporre la questione di Dio nelle società secolarizzate dell’Occidente. E’ la vescova luterana Margot Kässmann, ambasciatrice per l’Anno luterano della Chiesa evangelica di Germania, a lanciare la provocazione indicando in Papa Francesco un modello di “riformatore” del terzo millennio.  Margot Kässmann è a Roma per partecipare ad un convegno internazionale cattolico-luterano promosso dal Pontificio Ateneo S. Anselmo, in vista della commemorazione dei 500 anni della Riforma di Lutero (1517-2017). “Martin Lutero – dice la vescova – voleva riformare la sua Chiesa e non dividerla. Per cui non avrebbe senso un giubileo della riforma che segnasse delle demarcazioni”. Poi chiede: “Siamo in grado di osare nel 2017 una revisione critica e considerare la Riforma come fatto complessivo nell’orizzonte internazionale ed ecumenico?”.

Che cosa si attendono i luterani dai cattolici in questo anno di commemorazione della Riforma di Lutero?

Sarebbe molto importante che la Chiesa cattolica fosse parte di questa commemorazione perché la Riforma è parte di una nostra storia comune. Non è parte solo del mondo protestante ma è una storia che ci interpella tutti. In Germania molti cattolici parteciperanno al programma.

Quale significato ha oggi fare memoria di Lutero?

Lui voleva riformare la sua Chiesa, la Chiesa romana cattolica. Tutti noi sappiamo che la Chiesa ma anche la società hanno continuamente bisogno di essere riformate. E se guardiamo a papa Francesco, lui oggi sta riformando la Chiesa cattolica. Lutero ha cominciato la sua Riforma partendo dalla Bibbia. Penso che ancora oggi sia importante che ogni riforma riparta dalla Bibbia.

Che cosa significa? Verso quale direzione dovrebbe andare oggi una Riforma della Chiesa?

Penso che ogni processo di Riforma ponga un interrogativo: ci chiede di verificare se la Chiesa oggi è rimasta fedele alle sue radici evangeliche. E fu proprio quello che volle fare Lutero. La radice della sua critica alla Chiesa del XVI secolo nasceva da questa prospettiva. All’epoca, Lutero criticava il modo in cui la Chiesa raccoglieva soldi per dare perdono ai peccati ma questa pratica non era scritta nella Bibbia, Lutero quindi voleva ripartire da una Chiesa che si ponesse in accordo con la Bibbia. La Chiesa si era allontanata dalla Bibbia. E’ la domanda che i luterani si pongono ancora oggi: che cosa la Bibbia ci sta dicendo oggi?

E che cosa ci sta dicendo?

Chiede alle Chiese di essere segno di perdono. Ci sta chiedendo di testimoniare che ognuno di noi può perdonare l’altro per la sua colpa perché tutti abbiamo una colpa per cui chiedere perdono. Soprattutto l’Europa occidentale oggi è colpevole per come si comporta con i rifugiati. Siamo colpevoli nei confronti delle persone che muoiono nel Mar Mediterraneo semplicemente perché fuggono da una situazione senza speranza alla ricerca di un futuro possibile. Siamo colpevoli perché abbiamo contraddetto le parole di Gesù che nel Vangelo di Matteo, dice: “Chi accoglie voi, accoglie me”. Non è quello che l’Europa sta facendo oggi.

Lei è donna, lei è un vescovo ed oggi è stata scelta per essere ambasciatrice per l’Anno luterano della Chiesa evangelica di Germania. Qual è il ruolo della donna nella Chiesa?

Nella Chiesa luterana noi diciamo che ogni persona che è battezzata, può essere prete, vescovo e Papa. E noi come luterani abbiamo una grande esperienza. Ne è un segno il fatto che la Chiesa luterana nel mondo ha donne vescovo.

Chi è papa Francesco?

Quello che fa, i gesti che compie in un mondo secolarizzato che ha escluso Dio da sé, sono la testimonianza di cosa significa essere cristiani oggi. Lavare i piedi ai detenuti in un carcere; portare con sé famiglie musulmane; andare a Lampedusa, a Lesbo e ovunque per incontrare e visitare le persone che più sono nel bisogno. Questi sono segni di autentico cristianesimo ecumenico.

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