A partire dalle ore 20.45 sarà disponibile a questo link la diretta video della celebrazione di questa sera trasmessa dalla Cattedrale Madonna della Marina
Di lauretanum
DIOCESI – Questa sera, sabato 14 Maggio alle ore 21.00, tutta la Comunità diocesana, raccolta attorno al suo Pastore, sarà invitata, come accade ormai da diversi anni, a celebrare unitariamente la solenne Veglia di Pentecoste.
È alla Consulta laicale che spetta il compito di organizzare e di animare la Veglia, d’accordo con l’Ufficio liturgico diocesano e con le altre componenti ecclesiali della nostra Chiesa particolare. Vogliamo insieme cogliere alcuni aspetti fondamentali di essa, che caratterizzano l’ossatura principale della Celebrazione di questa Notte Santa, che richiama la Pasqua e ne prolunga, compiendola, la festa.
Un primo aspetto è che si glorifica Dio per il dono del Fuoco, elemento caratteristico dell’evento pentecostale; il canto del Salmo 103, proprio dell’ufficiatura notturna di Pentecoste, celebra lo splendore della creazione e al versetto 30 si ispira infatti la celebre antifona: «Manda il tuo Spirito: tutto sarà ricreato, e rinnoverai la faccia della terra, alleluia»; il passaggio della comunità raccolta in preghiera dal Sagrato dove si inneggia al Cristo nel segno del Cero pasquale, alla chiesa. Il secondo aspetto è quello di una prolungata Liturgia della Parola, le cui letture sono proposte dal Lezionario per la Messa nella Vigilia di Pentecoste. Un terzo aspetto è la Memoria del Sacramento della Confermazione. La tradizione ecclesiale, fin dall’antichità, ha collegato l’evento pentecostale con il secondo Sacramento dell’Iniziazione cristiana; memoria che diviene implorazione intensa perché lo Spirito discenda nuovamente sulla Chiesa. Il quarto aspetto coincide con la celebrazione dell’Eucaristia, punto culminante della Veglia. Lo Spirito che scese sulla Vergine a Nazaret per formare dal suo grembo verginale Gesù, il Verbo incarnato, scende sulle offerte per trasformarle nel Corpo e nel Sangue di Cristo.
Nel Rito eucaristico lo Spirito viene ancora invocato perché, scendendo sulla Comunità celebrante, faccia di tutte le sue membra «un solo corpo e un solo spirito» (Preghiera eucaristica III). Un quinto aspetto è un saluto alla Vergine. Maria fu presente nel Cenacolo di Gerusalemme quale Madre di Gesù e Madre della Chiesa: proprio nel Cenacolo ella iniziò la missione materna che, pochi giorni prima, il Figlio morente le aveva affidato. Nel saluto alla Vergine si congiungono il gemito dello Spirito e la voce riconoscente della comunità ecclesiale.
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