A tale proposito il presidente Ceriscioli, anche in qualità di presidente della stessa Commissione insieme a Edoardo Menichelli, ha lanciato una direttrice che ispira l’intera azione di governo regionale: “ Superare i piccoli progetti dispersivi a favore di una progettualità di qualità per dare assetto ad una visione regionale, che non significa accentrare, ma al contrario fare sistema anche sul patrimonio culturale, essendo consapevoli del principio che se si individua una priorità condivisa e partecipata da tutti va nell’interesse comune e ne traggono vantaggio tutti i territori che compongono la regione in termini di visibilità, immagine e sviluppo, attraverso le energie e il contributo di tutti.”
Della Commissione paritetica fanno parte, oltre a Giorgia Muratori, anche tre membri designati dalla Regione ( Moreno Pieroni, Raimondo Orsetti, Fabio Sturani) e tre membri designati dalla Conferenza Episcopale Marchigiana (Giuseppe Cucco, Simone Longhi, Luca Bottegoni).
Il protocollo costituisce un importante strumento operativo per un confronto istituzionale su linee di intervento strategiche in favore di un patrimonio culturale, quello ecclesiastico, che è tra i più considerevoli nella regione, sia in termini di quantità che di qualità.
L’accordo rappresenta anche l’avvio di un progetto politico avviato per la costruzione di una rete forte tra turismo e cultura, cioè un sistema organico di sinergie per tutelare, valorizzare e comunicare un elemento distintivo della nostra identità socio-culturale che si esprime attraverso un grande patrimonio storico culturale – fatto di edifici, aree archeologiche, opere d’arte, biblioteche, archivi e musei.
La salvaguardia, la valorizzazione, la fruizione sempre più estesa dei beni culturali di interesse religioso diventano attività stabili e oggetto di programmazione specifica sul patrimonio immobiliare e sui beni mobili di proprietà ecclesiastica, dal momento che riguarderà anche i musei, gli archivi, le raccolte e le biblioteche.
Tra le priorità degli interventi e secondo le rispettive competenze e disponibilità finanziarie, oltre alla catalogazione, come fondamento conoscitivo e propedeutico ai successivi interventi, alla conservazione dei beni culturali ecclesiastici, vi è anche la messa in sicurezza dei beni attraverso specifiche misure, specialmente in relazione agli edifici aperti al culto.
In particolare, per il perseguimento delle comuni finalità è prevista la promozione di accordi e programmi con i Comuni e gli Enti locali. Le forme , i modi e i tempi degli interventi verranno concordati tra tutti i soggetti interessati sulla base di programmi annuali e pluriennali. La Commissione opererà anche per l’attuazione e la valorizzazione degli itinerari religiosi. In tal senso nel corso della riunione si è parlato anche dei Cammini lauretani e francescani nelle Marche come percorsi da sviluppare in progetti coordinati proprio nel 2016, proclamato dal Ministro Franceschini l’Anno dei Cammini.