Le Chiese cattolica, evangelica e ortodossa della Germania, ribadendo la scelta categorica dell’accoglienza nei confronti dei rifugiati, operano per rendere la loro permanenza nel Paese la migliore possibile ed “esprimono preoccupazione per il crescente successo che stanno avendo i populisti in Germania e in Europa”. Nella “Dichiarazione congiunta delle Chiese per la settimana interculturale 2016” si legge un netto rifiuto della radicalizzazione “e dell’abbruttimento del linguaggio e del pensiero, che ha aperto la strada alla violenza contro gli stranieri nella nostra società”. Gli estensori del documento ecumenico presentato oggi, i presidenti della Conferenza episcopale tedesca, il card. Marx, del Consiglio della Chiesa evangelica, il vescovo Bedford-Strohm, e il metropolita ortodosso Augoustinos, hanno evidenziato che, in questa situazione, le Chiese “richiedono solidarietà con il popolo sofferente, con coloro sono giunti da noi a causa della violenza e della disperazione”. Per i presidenti la risposta al populismo e alle violenze è “l’incontro con l’apertura e con lo spirito della carità”. Nella dichiarazione vengono espressamente ringraziati quei cittadini tedeschi, centinaia di migliaia, che si stanno dedicando all’aiuto concreto ai rifugiati: essi “sono visti come persone con storie individuali; con loro ci giungono nuove esperienze, speranze e idee – scrivono Marx, Bedford-Strohm e Augoustinos – ne siamo convinti: più persone si incontrano e meno spazio rimane per pregiudizio, odio e rifiuto”.
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