X

La Basilica di Santa Maria Maggiore (terza parte)

Leggi i primi due articoli clicca qui per la prima parte e qui per la seconda parte

Sulla destra invece troviamo il cardinale Pietro Colonna, arciprete della basilica quando il mosaico venne realizzato, che indossa la mitria (il copricapo dei vescovi) e la casula verde; San Giovanni Battista con un cartiglio con scritto “Ecco l’Agnello di Dio”; San Giovanni Evangelista con un cartiglio con scritto “In principio era il Verbo” (cioè con le prime parole del suo vangelo) e Sant’Antonio da Padova col saio.

Nella parte inferiore, fra le finestre dell’abside, ci sono 5 mosaici che narrano alcuni episodi legato alla Natività e a Maria. Nel primo vediamo l’angelo Gabriele che porta l’annuncio della nascita di Gesù a Maria che è seduta su un trono. Nel secondo Maria giace nella grotta dopo aver partorito Gesù. Il bambino è adagiato nella mangiatoia avvolto in fasce. L’immagine è semplice e a tutti nota, eppure è piena di simbologie non sempre facili da cogliere. Questa immagine della Natività prefigura il destino di Gesù: la grotta ci ricorda il sepolcro; la mangiatoia, oltre a suggerirci che Gesù offrirà se stesso come cibo di salvezza, ricorda una bara; anche le fasce che lo avvolgono ricordano quelle funebri con le quali venivano avvolti i defunti. Il quinto mosaico, quello centrale, ci mostra la Dormizione della Madonna: la Vergine giace stesa sul letto, intorno a lei ci sono gli apostoli e Cristo prende in braccio l’anima della madre, rappresentata come una fanciulla, perché solo chi si fa piccolo come un bimbo entrerà nel Regno dei Cieli. Nel quarto mosaico i magi offrono i loro doni a Gesù oro (=regalità), incenso (=divinità) e mirra (=incorruttibilità del corpo). I magi hanno uno la barba bianca, uno la barba marrone e uno è imberbe, simbolo delle tre età dell’uomo (vecchiaia, maturità e giovinezza). Nel quinto ed ultimo mosaico i genitori di Gesù presentano il loro piccolo nel Tempio di Gerusalemme: Giuseppe offre due colombi, Maria sorregge in braccio Gesù Bambino, il vecchio Simeone, insieme alla profetessa Anna, si prepara ad accoglierlo con le mani coperte in segno di rispetto.

Nicola Rosetti: