ABRUZZO – Una schiacciante “vittoria” quella ottenuta dalla regione Marche contro la vicina Abruzzo nella tradizionale “corsa” alle Bandiere Blu, il tanto ambito riconoscimento internazionale che ogni anno la Fee (Foundation for Environmental Education, ovvero Fondazione per l’Educazione Ambientale) assegna in 73 paesi sin dal 1987, da quando cioè fu istituito con l’obiettivo di promuovere una conduzione sostenibile del territorio nelle località marine. I criteri di valutazione sono, infatti, tutti strettamente legati alla sfera ambientale: la qualità delle acque di balneazione, l’efficienza della depurazione, la raccolta differenziata, le aree pedonali, le piste ciclabili, gli spazi verdi, la valorizzazione delle aree naturalistiche e molto altro ancora.
Nella classifica del 2016 sul podio c’è ancora la Liguria, che detiene il “record” nel settore per le sue 25 località premiate, davanti alla Toscana (19) e alle Marche (17). L’Abruzzo, invece, scende a quota 6 bandiere registrando la performance peggiore: dalle 14 bandiere del 2013, infatti, si è passati alle 10 nel 2014 e alle 8 del 2015. Un calo, pare, irrefrenabile che decreta anche l’uscita di Roseto degli Abruzzi, Francavilla al Mare e San Vito Chietino dalla prestigiosa “mappa blu”. Fuori da 3 anni anche Martinsicuro, che quest’anno non ha presentato neanche la richiesta per ottenere la certificazione: solo Silvi sembra essere in controtendenza visto il suo rientro in gioco dopo un periodo di assenza.
Ecco le Bandiere Blu abruzzesi nel dettaglio:
PROVINCIA DI TERAMO: Tortoreto-Spiaggia del Sole; Silvi-Lungomare Centrale/Arenile sud; Pineto-Lungomare dei Pini/Pineta Catucci.
PROVINCIA DI CHIETI: Fossacesia-Fossacesia Marina; Vasto-Punta Penna, Vignola; San Salvo-San Salvo Marina/zona Fosso Molino.