Il molo Clementino ha ospitato la nave scuola, una location non casuale in cui il Vespucci è stato “sorvegliato” dai simboli e dalla storia della Città: la Cattedrale del patrono San Ciriaco e gli archi di Clementino (capolavoro del Vanvitelli, grande genio nell’antica ankon) e di Traiano, risalente al II secolo d.C., un magnifico ensemble storico-architettonico che si abbraccia con la prua della nave.
Per il Vespucci si è verificata una fila da “padiglione Italia”, tanto per citare il recente EXPO milanese; anche tre ore di attesa per ammirare, in soli quindici minuti, la nave più bella al mondo, varata 85 anni or sono. Una stazza di 1203 tonnellate di difficile governabilità in un vero e proprio gigante d’acciaio a tre ponti, con castello e cassero rispettivamente a prua e a poppa e i 54 metri di altezza dell’albero di maestra, splendido anche dal belvedere di San Ciriaco.
“Non chi comincia, ma quel che persevera” è il motto di una nave scuola che conta oltre agli allievi, 16 ufficiali, 70 sottufficiali e circa 200 marinai. Un motto leonardesco fortemente attuale e indirettamente legato a quei 15000, secondo le stime delle autorità, che hanno letteralmente paralizzato Ancona e il suo centro storico, sfidando il primo caldo e i rischi ad esso connessi.
Un fine settimana di gran lavoro per tutti, anche per la Sede Regionale RAI delle Marche, che ha dedicato collegamenti (anche per Rai News 24) nel corso della giornata di lunedì 23 maggio, ultimo giorno dorico prima che il Vespucci, con tutta la sua bellezza, parta alla volta di Ragusa di Dalmazia, l’attuale Dubrovnik, con arrivo previsto il 26 maggio.