“A chi ci chiede quanti giovani italiani parteciperanno alla Giornata mondiale della Gioventù (Gmg) di fine luglio a Cracovia rispondo che non lo sappiamo con esattezza. Pensiamo che alla fine saremo tra gli 80 e i 90mila”. Lo ha affermato don Michele Falabretti, direttore del servizio nazionale di pastorale giovanile (Snpg) della Cei, intervenendo ieri pomeriggio all’incontro dei responsabili diocesani e regionali delle comunicazioni sociali radunatisi a Roma. “Le diocesi italiane finora coinvolte sono più di 160 – ha proseguito don Falabretti – e si sono già iscritti 130 vescovi, il numero più alto fatto registrare dai vescovi italiani alle Gmg”. Don Falabretti ha invitato a “non prendere la Gmg solo come un evento isolato, perché è uno strumento pastorale”. “Una convocazione così ampia – ha aggiunto – permette a tutti di vivere un’esperienza di Chiesa che se coltivata aiuta poi le chiese locali a portare avanti il cammino con i giovani e per i giovani”. Il direttore del servizio nazionale di pastorale giovanile ha concluso con un appello: “nelle prossime settimane vi invito a raccontare la vita di questi giovani e di queste comunità che si preparano a vivere l’esperienza della Gmg. Saranno importanti le giornate a Cracovia – ha concluso – ma altrettanto importante è far conoscere il cammino di avvicinamento e le aspettative dei giovani”.