“Gli scout devono camminare, insieme, con la società, con il mondo che è riuscito a camminare per cent’anni partecipando alle realtà storiche che abbiamo attraversato: le guerre mondiali, le dittature, la ricostruzione, la contestazione, la globalizzazione, conservando però sempre una identità ed un contributo specifico che è ancorato ad intuizioni profonde e solidissime che sono espresse in modo semplice nella promessa, nella legge, nel motto che conservano tutta la loro validità”. Così padre Federico Lombardi, direttore Sala Stampa della Santa Sede e già assistente nazionale del Masci, in occasione del convegno “Una Promessa lunga cent’anni” che si è svolto a Genova. Come scout cattolici, ha proseguito il direttore della Sala Stampa vaticana, “non dobbiamo essere a rimorchio dei cambiamenti di epoca ma li possiamo vivere con entusiasmo e dando un contributo perché siamo solidamente appoggiati su qualcosa di durevole che non delude, e i valori in cui lo scoutismo crede sono profondamente ben sintetizzati con quelli cristiani e del Vangelo, come il servizio, la fedeltà a Dio e all’uomo”. Il metodo scout, ha proseguito, “continua a vivere una missione, un servizio educativo che è fondamentale nella società” e può dare “un contributo positivo che vive il proprio tempo con serenità, con ottimismo, ma senza lasciarsi sconvolgere e disorientare”.
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