ACQUAVIVA PICENA – Venerdì 27 maggio, nella chiesa di San Niccolò di Acquaviva Picena, si è svolto il V venerdì della misericordia. L’opera di misericordia meditata è stata “pregare Dio per i vivi e per i morti”. Le meditazioni sono state affidate ai cori parrocchiali riuniti, quelli di San Niccolò e quello del convento degli agostiniani, e al gruppo della liturgia. Don Alfredo nell’omelia ha sottolineato: “ capita spesso di pregare solo per chi ci fa del bene o per chi ci è più caro. Il cristiano invece deve pregare per l’anima di ogni fratello nessuno escluso, anche per chi ci ha fatto del male e per chi non conosciamo. Se non riusciamo a pregare per tutti è perché ancora il nostro cuore è troppo chiuso”. Il gruppo della liturgia ha espresso così il suo pensiero “alla preghiera non si dà più la giusta importanza. La carità e la preghiera sono unite l’una all’altra, molti santi ce lo insegnano.” I cori parrocchiali prima di eseguire i canti li hanno introdotti con delle brevi spiegazioni.
I cori parrocchiali hanno poi gentilmente risposto ad alcune domande riguardanti il loro servizio in chiesa:
Qual è l’importanza del coro nella liturgia?
Le opere musicali sono innanzitutto la lode a Dio da parte dei fedeli. È una preghiera che sale a Dio e aiuta i cristiani a elevare i propri cuori verso di Lui. Dove non è presente la Schola Cantorum, il direttore di coro o il cantore deve guidare l’assemblea nel canto. È bello vedere tutti i fedeli esprimere con il canto la propria fede. Tutto si può riassumere nella frase di Sant’Agostino “chi canta prega due volte”.
Cosa spinge a compiere questo servizio in chiesa?
La fede. Nel canto esprimiamo la nostra lode al Signore che sentiamo sempre presente nella nostra vita. Ognuno di noi ha ricevuto in dono un carisma e noi lo vogliamo mettere a disposizione della chiesa e della nostra comunità.
Fuori dalla chiesa si viene travolti dalla mondanità, quale consiglio vi sentite di dare affinchè si possa rimanere in relazione con Dio?
Rimanere sempre sé stessi, non scendere a compromessi e vivere quello in cui si crede. Vivere il Vangelo ogni giorno e ovunque.
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