SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel 70° anniversario della nascita della Repubblica si è tenuta questa mattina, giovedì 2 giugno, la cerimonia “Conosci la Costituzione”, organizzata come consueto dall’Amministrazione comunale nel giorno della Festa della Repubblica in Palazzina Azzurra. Durante la manifestazione viene consegnata una copia della Carta costituzionale a tutti i giovani residenti a San Benedetto del Tronto e nei Comuni del comprensorio che nel 2016 raggiungono la maggiore età.
Oltre al Sindaco di San Benedetto del Tronto, erano presenti rappresentanti dei Comuni di Montedinove, Monteprandone, Ripatransone, Acquaviva Picena, Grottammare, della Provincia di Ascoli Piceno, della Regione Marche e le maggiori cariche militari, le associazioni d’arma e combattenti, l’Anpi e moltissimi cittadini e cittadine.
Dopo la deposizione delle corone presso i monumenti ai caduti nella sede dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e in viale Secondo Moretti, il corteo, preceduto dal Corpo Bandistico “Città di San Benedetto del Tronto”, ha raggiunto la Palazzina Azzurra dove si è svolta la cerimonia istituzionale che si è aperta con l’esecuzione dell’Inno d’Italia.
Nel suo intervento il sindaco Gaspari ha posto l’accento sul fatto che la cerimonia si ripete da dieci anni e vuole essere occasione per consegnare la Costituzione ai neo maggiorenni, dar loro il benvenuto nel mondo adulto, spronarli per renderlo migliore e affidare loro un compito difficile: diventare cittadini consapevoli che vivono nel rispetto dei principi della Carta per mantenere la coesione nella società civile.
La parola è poi passata alla professoressa Rita Forlini, dell’Istituto Provinciale per la storia del Movimento di Liberazione di Ascoli Piceno, che ha proposto una riflessione sulla Festa della Repubblica e, in occasione dei 70 anni dallo svolgimento del referendum e del 2 giugno 1946 e del suffragio universale, si è soffermata sul cammino verso la piena cittadinanza delle donne, dalla Resistenza alla Costituzione.
“Sett’anni fa – ha esordito la professoressa Forlini – in questo giorno, circa venticinque milioni di italiani si recarono alle urne, erano quasi il 90% degli aventi diritto. Di questi quasi tredici milioni erano donne: per molte era la prima volta in assoluto, altre avevano già votato alle amministrative di marzo. Di fatto quel 2 giugno 1946 fu il giorno del suffragio universale durante il quale si scelse di non essere più sudditi, ma cittadini di una Repubblica dove anche le donne potevano scegliere ed essere scelte. Oltre al Referendum, infatti, si votò anche per eleggere i rappresentanti dell’Assemblea Costituente i quali scrissero, nero su bianco, i valori custoditi nella Carta Costituzionale”.
Nel suo lungo e applaudito intervento la professoressa Forlini si è soffermata su tre parole chiave: Resistenza intesa come esperienza condivisa da uomini e donne per liberare il Paese dalla dittatura; Costituzione come strumento per regolare e garantire pace, democrazia e libertà, diritti, uguaglianza, solidarietà ad una nazione intera; Emancipazione come acquisizione della piena parità per le donne che fino a quel momento erano state considerate inferiori agli uomini.
Forlini ha anche ricordato le figure di donne partigiane marchigiane e del Piceno che furono protagoniste di un percorso che, dalla Resistenza le portò al pieno ottenimento del diritto di voto e ad essere madri costituenti: Adele Bei, Teresa Mattei, Ada Natali, Dora Tombini e Antonina Albanesi. In particolare, la professoressa Forlini ha raccontato le vite della partigiana ascolana Edigia Coccia oggi 92enne, che proprio oggi ad Ascoli Piceno ha ricevuto la Medaglia delle Liberazione conferita dal Ministero della Difesa, e della sambenedettese Concettina Trettacconi, conosciuta come la “partigiana bambina”, presente alla cerimonia.
Al termine dell’intervento, prendendo spunto da recenti notizie di cronaca che raccontano di una giovane donna barbaramente uccisa a Roma, la professoressa Forlini ha ricordato tutte le donne vittime di femminicidi per le quali il Sindaco Gaspari ha chiesto ai presenti un minuto di silenzio.
A seguire, Giacomo Di Paolo del Liceo scientifico “Rosetti”, Nicolò Tomassini del Liceo Classico “Leopardi”, Monica Marconi Sciarroni dell’Istituto “Capriotti” e Giulia Lucidi dell’Istituto Alberghiero “Buscemi”, in rappresentanza di tutti gli studenti degli istituti cittadini che hanno partecipato al viaggio d’istruzione in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile – Anniversario della Liberazione, hanno raccontato le emozioni provate durante la visita al campo di concentramento di Mauthausen e a Steyr, città gemellata con San Benedetto del Tronto.
La cerimonia si è conclusa con la consegna di una copia della Costituzione a tutti i diciottenni residenti a San Benedetto e nei Comuni del comprensorio.