Il deterioramento della situazione economica per i rifugiati siriani “ha notevolmente aggravato il problema del lavoro minorile in Libano”, specifica Unicef. “Aggiungendo al disagio psicologico, che già colpisce molti dei bambini che hanno abbandonato la casa a  causa del conflitto e della violenza, il travaglio collegato ad alcune delle peggiori forme di  lavoro minorile come quello nei cantieri edili, che possono causare danni a lungo termine nello sviluppo e psicologico, nonché danni fisici”. Unicef, insieme ai suoi partner, “cerca di affrontare le cause dirette del lavoro minorile lottando contro la povertà, fornendo istruzione gratuita e opportunità economiche per genitori e giovani in età da lavoro, e individuando i bambini coinvolti nelle peggiori forme di lavoro minorile”. L’organizzazione sta lavorando in stretta collaborazione con le istituzioni del Governo, così come i partner locali e internazionali, per soddisfare le esigenze di oltre 800mila bambini vulnerabili che hanno cercato rifugio nel Paese”.