DIOCESI – Al termine di questo anno pastorale, il gruppo UAC della nostra diocesi ha deciso di condividere qualche giorno di comunione presbiterale a Berlino nel segno della spiritualità.
La UAC come previsto dallo Statuto nazionale al punto n. 1 afferma “L’Unione Apostolica del Clero (UAC) è un’associazione aperta a ministri ordinati, Vescovi, Presbiteri e Diaconi, che si impegnano nell’aiuto vicendevole per realizzare in pienezza la vita secondo lo Spirito, mediante l’esercizio del ministero.» per poi proseguire: «Invita i suoi membri a vivere il Sacramento dell’Ordine attraverso la spiritualità della Chiesa particolare in cui sono incardinati, con la convinzione che nell’appartenenza e dedicazione alla propria Comunità diocesana, trovano una fonte di comprensione della loro vita e del loro ministero.»
Il gruppo formato da Don Giovanni Flammini, Don Tommaso Capriotti, Don Luis Sandoval, Don Gabriele Paoloni, Don Nicola Spinozzi, Don Lorenzo Bruni e Don Andrea Spinozzi è partito martedì 7 giugno e ritornerà oggi, venerdì 10 giugno. In questi 4 giorni il gruppo di sacerdoti ha visitato Berlino, una città molto intensa dal punto di vista culturale dove hanno potuto ripercorrere la storia umana e religiosa.
Don Lorenzo Bruni: “Una città divisa, il muro e poi il suo abbattimento. Abbiamo letto tutto questo anche in chiave spirituale. Infatti anche nella comunità cristiana possiamo vivere difficoltà e divisioni ma è sempre possibile ricostruire e trovare il nuovo”.
I sacerdoti della diocesi hanno avuto inoltre la possibilità di incontrare il clero locale dove hanno potuto riscontrare una realtà impoverita dalla quasi totale mancanza di religiosità e di fede in una società secolarizzata. Il Seminario Redemptoris Mater invece ha aiutato i sacerdoti a riflettere sull’importante ruolo dell’Evangelizzare nel portare gli insegnamenti di Cristo e della Chiesa a tutti.
Don Nicola Spinozzi afferma: “Dopo aver condiviso un anno di incontri abbiamo deciso di vivere insieme ad altri confratelli 4 giorni di ritiro, preghiera, spiritualità e svago. In questi giorni abbiamo pregato per il nostro Vescovo e per tutta la diocesi.”