ZENIT
ASSISI – Oggi, per la prima volta dopo quasi otto secoli, il Crocifisso di San Damiano tornerà a San Damiano. Non sarà, tuttavia, la sua prima “uscita”. Nel pomeriggio del 22 marzo 1953, per la ricorrenza del VII centenario della morte di S. Chiara, il Crocifisso di San Damiano lasciò per poche ore la basilica di S. Chiara per essere portato in solenne peregrinatio lungo le vie di Assisi fino alla piazza del Comune; in quell’occasione, tuttavia, non fu portato a San Damiano.
La peregrinatio si collocò in apertura delle celebrazioni della “Settimana di santa Chiara”, dal 22 al 29 marzo 1953, così introdotte nel testo del programma: «La Domenica delle Palme, che nel lontano 1211 vide Chiara fuggire nella notte e iniziare clamorosamente la vita nuova e avventurosa in eroico amore di povertà e d’umiltà, è l’ora di santa Chiara riservata per Assisi. Prima che vengano le folle, si apra Assisi al richiamo dell’incommensurabile esempio di Chiara.
La “settimana di santa Chiara” vuole raccogliere tutta la città sulla tomba della santa, davanti al Crocifisso che parlò a Francesco. Il miracoloso Crocifisso, dalla cui parola nacque la “mirabil vita” del Serafico e davanti al Quale si consumò in fedeltà l’esistenza di Chiara, uscirà, per la prima volta dal 1260, per le vie di Assisi e parlerà Lui stesso alla città che Chiara difese».
A differenza di allora, le odierne misure di tutela rendono oggi impossibile portare il Crocifisso in processione all’aperto. Per questo, la translatio dell’opera ha richiesto una dettagliata progettazione di tutti i passaggi di questa mattina. Alle 9 circa, in Santa Chiara, la rimozione del Crocifisso dall’attuale struttura metallica con cui è sospeso nella cappella di S. Giorgio, il trasporto a terra con argano, la collocazione in una cassa lignea appositamente predisposta con un rivestimento interno isolante e ammortizzante, il trasporto con carrelli e a mano fino al furgone.
Poi, verso le ore 11, in San Damiano, il sollevamento con argano e il posizionamento sulle staffe d’acciaio appositamente realizzate e montate per sostenere il Crocifisso. Precedenti misurazioni, effettuate dalla Coo.Be.C. di Spoleto, avevano verificato che le condizioni di temperatura e umidità della chiesa di San Damiano fossero simili a quelle della cappella di S. Giorgio, e tali quindi non recare danni all’opera.
Intanto, a San Damiano ieri la copia del Crocifisso, abitualmente sospesa sopra l’altare, è stata rimossa e sono state montate le staffe d’acciaio che sosterranno la reliquia originale da domani a mezzogiorno fino a domenica sera.
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