Il “Santo e Grande Concilio della Chiesa ortodossa” inizierà come stabilito nell’isola greca di Creta; si va avanti e come deciso in gennaio a Chambésy da tutti i Primati delle Chiese ortodosse autocefale. È quanto afferma un comunicato “tecnico” del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli in risposta alla defezione della Chiesa ortodossa russa. Il comunicato, in realtà – spiega il Sir – non fa alcun riferimento esplicito alla decisione del Patriarcato di Mosca che porta a 5 (su 14) il numero delle Chiese ortodosse che non parteciperanno al Concilio ma è estremamente chiaro nell’annunciare il prosieguo dei lavori.
“La Chiesa ortodossa nel mondo – si legge nel testo – è sul punto di iniziare a Creta un movimento storico a favore dell’unità e Sua Santità il Patriarca ecumenico Bartolomeo arriverà su questa isola della Grecia alle 13 del 15 giugno, dove si terrà il Santo e Grande Concilio della Chiesa ortodossa, primo incontro di questo tipo dei responsabili delle Chiese ortodosse da circa 1000 anni. Altri rappresentanti delle Chiese ortodosse autocefale arriveranno il 16 giugno”.
Il Patriarcato ecumenico non prende posizione e non fa alcun cenno neanche alle osservazioni critiche sollevate in merito ai documenti preconciliari dalle Chiese di Bulgaria, Serbia, Antiochia, Georgia e Russia ma sottolinea a questo proposito che “i punti all’ordine del giorno sono stati preparati nel corso di più di 50 anni dalle Commissioni inter-ortodosse preparatorie e dalle Conferenze pan-ortodosse preconciliari”.
“In preparazione del Santo e Grande Concilio – è scritto in conclusione – il Patriarca ecumenico Bartolomeo aveva convocato la Sinassi dei Primati delle Chiese ortodosse autocefale al centro del Patriarcato ecumenico, a Chambésy (Ginevra) dal 21 al 28 gennaio 2016. Come pure è prevista una piccola Sinassi dei Primati il 17 giugno”.
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