GROTTAMMARE – Dal lontano 1571, ricordato da tutti per la battaglia di Lepanto, la Città di Grottammare festeggia San Paterniano, il suo patrono. I detti popolari legati a tale festività sono davvero unici. Infatti, secondo la tradizione, festeggiare il Santo significa “rompere le nuvole”, evitare che le grandinate estive possano distruggere i raccolti.
Anche quest’anno la Città ha festeggiato il patrono con grande tenacia, nonostante le risorse limitate a disposizione. Festeggiamenti coincisi e culminati con due momenti molto importanti.
Il primo con i festeggiamenti religiosi che si sono aperti Giovedì 7 luglio presso la chiesa di S. Agostino alle ore 18.30 con il Triduo in preparazione alla festa del Patrono e culminati domenica 10 luglio in piazza Kursaal dove alle ore 18.30 è stata invece celebrata la S. Messa presieduta da Don Giorgio Carini a cui è seguita la processione per le vie del paese.
Dall’altra la riapertura della storica Piazza Dante Alighieri, un vero e proprio angolo di poesia di Grottammare, una piazza silenziosa, ma al tempo stesso “rumorosa” grazie al suono dell’acqua della celeberrima Fontana dell’Angioletto, vero landmark della “Perla dell’Adriatico”. Entrambi gli eventi si sono svolti nel pomeriggio e nella serata di Sabato 9 luglio e contornati dallo spettacolo di musica e cabaret alla presenza di Pier Massimo Macchini e di Michele Pecora.
Tanti eventi che hanno avuto come fulcro l’emozionante spettacolo pirotecnico, una naumachia realizzata dalla Pirotecnica Santa Chiara, con il sottofondo musicale che ha spaziato dal classico al pop contemporaneo, da Bocelli a Loredana Berté passando per il tormentone “Sofia” di Alvaro Soler.
Con lo spettacolo pirotecnico la festa del Patrono si è conclusa, un piccolo tassello di tanti eventi che contraddistingueranno l’estate grottammarese.
Foto di Antonio Biocca che ringraziamo