Romano di origine, da anni residente a San Benedetto del Tronto e con alle spalle trascorsi da giornalista per oltre trent’anni nella tv francese France 2 (equivalente della nostra Rai), Melonari ha iniziato ad interessarsi di cinema sotto la sapiente guida del regista Giuliano Montaldo e, nel corso degli anni, ha ricoperto importanti ruoli in svariati campi lavorando non solo come regista e direttore di produzione, ma anche seguendo per tredici anni il pontificato di Giovanni Paolo II e, successivamente, di Benedetto XVI, lavorando alla Fao e per l’Istituto Luce.
Risale al 2008 il suo ‘sodalizio’ con il Premio Bizzarri, anno in cui ha avuto modo di conoscere l’attività della Fondazione : un richiamo irresistibile per un uomo che si è sempre occupato di cinematografia. La ‘folgorazione’ per l’artista Paolo Annibali, invece, è arrivata nel 2014, anno in cui è entrato a diretto contatto con la sua meravigliosa vena artistica durante una mostra ad Ancona. Melonari è rimasto subito conquistato dal talento di Annibali e ha sentito il desiderio di fare qualcosa per rendere ancora più visibile un’arte che, a suo parere, non aveva ancora avuto il giusto riconoscimento nel nostro territorio.
Il contatto è arrivato attraverso il critico d’arte di fama internazionale Flaminio Gualdoni: Melonari e Annibali si sono incontrati e da quel momento è subito scattata una simpatia istintiva, seguita da una sincera e duratura amicizia fondata sulla stima, sul rispetto e sulla condivisione di ideali artistici. Nell’ottobre del 2015 Melonari ha iniziato a girare il documentario dedicato alla Porta Santa che impreziosisce la Cattedrale della Madonna della Marina: 23 ore di filmato, successivamente condensate in circa 38 minuti. «L’idea iniziale era quella di acquisire più materiale possibile su Paolo Annibali, documentando la maggior parte delle opere da lui finora realizzate. Per tre mesi sono stato la sua ombra.
Alla fine è diventato come un ‘gioco’ dal quale è scaturito un lavoro molto interessante che ho poi scelto di incentrare sulla Porta Santa della Misericordia» spiega Melonari, che ha ricevuto i complimenti di Giuliano Montaldo per l’ottimo lavoro realizzato « È mia intenzione proseguire questo cammino non solo con Annibali, ma anche documentando il lavoro di altri validi artisti che si muovono sul nostro territorio. Il mio intento è realizzare qualcosa di bello per la città di San Benedetto. Tutto il materiale verrà poi custodito dalla Fondazione Bizzarri, affinchè non vada mai disperso né perduto».
Soddisfatto anche Paolo Annibali che, il 23 luglio inaugurerà una nuova mostra in Palazzina Azzurra. «Enrico è stato un ottimo compagno di viaggio che ha seguito ogni mio gesto con perizia e devozione – spiega l’artista – Lavorare con il fiato sul collo non è semplice ma, in questo caso, considerato il nostro affiatamento e la sua professionalità, è stato davvero molto divertente. Sicuramente realizzeremo altri progetti insieme».