CRACOVIA – Il Papa andrà ad Auschwitz per dire: “Perdoniamo, ma non dimentichiamo”. Il cardinale Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, durante l’intervista rilasciata ai media della Cei in arcivescovado ha sintetizzato in questi termini la visita del 29 luglio ad Auschwitz, uno dei momenti sicuramente più toccanti del primo viaggio di Bergoglio in Polonia.
Rispondendo ad una domanda sulla modalità del silenzio, scelta da Francesco per visitare il luogo degli orrori – già meta dei suoi predecessori, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che nello stesso luogo hanno tenuto, rispettivamente, un’omelia e un discorso fuori dell’ambito liturgico – Dziwisz ha ricordato che Francesco “pregherà in silenzio e chiederà il dono delle lacrime; questo anche parla, il gesto di venire e di stare là. Il Papa parlerà con il suo comportamento. Diciamo: ‘Perdoniamo, ma non dimentichiamo’”. Il campo di sterminio di Auschwitz, ha ricordato l’arcivescovo di Cracovia, “all’inizio è stato costruito per i polacchi: i primi ad esservi deportati sono stati solo 41 polacchi”.