GERMANIA – In occasione del 60° anniversario della Telefonseelsorge, servizio pastorale telefonico in Germania, il vescovo di Osnabrück Franz-Josef Bode ha espresso alle vittime e ai parenti della strage di Monaco le sue condoglianze. “Il mondo sembra uscito dai binari! Le paure e le insicurezze crescono”, ha detto Bode ad Aquisgrana a margine del convegno mondiale della pastorale telefonica. “Nella situazione attuale è tanto più necessario che si abbia un orecchio all’ascolto delle esigenze e delle paure della gente”, ha detto il vescovo. Il presidente della Diakonie (l’associazione di carità delle chiese evangeliche tedesche), pastore Ulrich Lilie, ha reso omaggio al servizio ecumenico di assistenza telefonica nella cattedrale Aquisgrana: “Quando qualcuno dà attenzione alla sofferenza degli altri, egli è ‘le orecchie di Dio’”. Lilie ha sottolineato che molti assistenti pastorali telefonici entrano in contatto con persone che si vogliono suicidare e spesso devono sopportare con impotenza la situazione. Circa un milione di persone ogni anno si suicidano nel mondo e quindi “molto più che le vittime degli attacchi terroristici e questo è uno shock per noi”, ha detto il pastore. Il vescovo Bode ha elogiato il Telefonseelsorge come “la rete della speranza” che è cresciuta “in maniera ecumenica e nel nascondimento e ha collegato molte persone di buona volontà” in Germania e a livello internazionale.
La creazione della rete di “ascolto per chi è stanco della vita”, 60 anni fa a Berlino, è stata una delle migliori idee sociali, secondo Bode, presidente della Commissione pastorale della Conferenza episcopale tedesca. Secondo la Chiesa cattolica e protestante in Germania, il Telefonseelsorge della Repubblica federale nel 2015 ha gestito circa 56mila chiamate, in cui le persone hanno sollevato la questione del suicidio.