Gli edifici dell’Azienda Euroservi lungo la val Tesino hanno accolto un incontro promosso dalle parrocchie di Santa Maria Goretti di Offida, Madonna di Fatima della Valtesino di Ripatransone e Santa Maria Assunta di Cossignano con le pastorali del lavoro delle diocesi di Ascoli e San Benedetto.
L’incontro-dibattito “Il mondo del lavoro e la Comunità, verso quale futuro?” ha visto la presenza di una nutrita presenza di relatori che nella brevità dello spazio a disposizione hanno dato dei flash sul tema lavoro con uno sguardo finale alla situazione specifica del nostro territorio piceno. L’esiguità del tempo non ha permesso però il dibattito con i presenti e il rilancio della carrellata di spunti di riflessione aperta dal professor Luigino Bruni. Esperto di economia civile ha evidenziato come nell’attuale sistema economico, dominato dalla finanza, il lavoro in quanto tale non si vede e i lavoratori non hanno voce nei media, c’è quindi un’incompetenza sul lavoro da parte di chi invece ne parla nelle istituzioni. Ciò che ha portato alla crisi e aver trasformato il profitto in rendita, pensando di fare soldi con la rendita data dai profitti fatti, oggi non è più possibile e bisogna creare flussi di innovazione guardando avanti, il mercato non è battere i concorrenti ma il mutuo vantaggio.
Anche Francesco Baldoni presidente regionale delle Acli, ha sottolineato come questo sistema abbia portato si ricchezza ma una uniformità di consumi che ci ha anestetizzati in una crisi di valori. Occorre darsi un nuovo modello di consumo, di sviluppo e di reddito.
Una panoramica degli elementi che caratterizzano il lavoro oggi è stata presentata dal rettore Gianluca Gregori che ha lanciato alcuni punti, che sono evidentemente tutti da approfondire: il rapporto uomo azienda e uomo macchina, il cambiamento dei modelli organizzativi da verticistico a processuale, l’internazionalizzazione del mercato che non può fare a meno della risorsa umana come primo vettore e il ruolo del consumatore oggi più attivo e partecipe.
L’on. Cesare Damiano, Presidente Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, riconoscendo la Chiesa come l’unica che parla di umanesimo del lavoro, ha criticato il liberismo e fatto ammenda di non aver nel suo ruolo, fatto sentire la sua voce a favore del lavoro incentivando l’investimento e non la rigorosità, frenando sulle liberalizzazioni e dando fiducia a una globalizzazione per cui ora siamo più poveri, impauriti e meno tutelati. La qualità dell’impresa è anche nel lavoro tutelato e questa va cercata.
L’impegno della Chiesa come portavoce di una nuova cultura che rivendica la dignità dell’essere umano e mette al centro gli ultimi, è ciò che ha ribadito il vescovo D’Ercole. La dignità di chi non elemosina un lavoro ma offre la sua opera professionale. Ha poi denunciato il peso di uno stato che tartassa e della burocrazia che sono nemici del lavoro e di chi vuole fare impresa. Concludendo con la necessità di vere alleanze tra famiglia, scuola, società e politica, perché ognuno deve assumersi le proprie responsabilità.
Lo sguardo sulla situazione del piceno ha evidenziato, nei dati del rettore Gregori, una popolazione che invecchia e perde giovani, per cui occorre puntare a finanziamenti per far crescere questo sistema delle micro e piccole imprese, altrimenti non ha futuro, alla formazione adeguata all’internazionalizzazione, ma soprattutto a formare uomini e non manager. Per il professor Bruni si può essere competitivi pensando locale e agendo globalmente, essere cioè capaci di raccontare storie facendo prodotti, servizi per cui le persone vengono nel nostro territorio. Oggi competono i territori e non le persone, e ciò è possibile facendo sistema. Dall’esperienza sul campo e al fianco delle persone delle Acli emergono una difficoltà a fare rete e condividere, il bisogno di implementare le aree di detassazione e la formazione professionale, nonché riconoscere il valore e l’accesso ai fondi anche alle imprese sociali come per le altre tipologie di imprese. Un contesto locale che è comunque influenzato dai temi della globalizzazione, delle diseguaglianze, il trattato transatlantico, ha indicato l’on. Damiano, richiamando al senso comune del costruire insieme recuperando l’etica e la morale come anima della politica, gettati via con le ideologie.
A quest’incontro seguiranno altri momenti nelle tre parrocchie promotrici, per avvicinare i giovani a tematiche e contesti lavorativi vicini alle realtà già presenti sul territorio.
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