Di Silvio Giampieri
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il desiderio e l’impegno di leggere i sogni più veri e più alti dei piccoli e accompagnarli a vivere e fare esperienza della Chiesa “in uscita” di Papa Francesco sono alcuni dei presupposti dai quali prende le mosse “A noi la parola: il Festival dei bambini e dei ragazzi” voluto dall’Acr (Azione Cattolica dei ragazzi), che da venerdì 9 a domenica 11 settembre vedrà giungere a Roma (presso il Camping Roma Village, in via Aurelia 831) circa mille rappresentanti di tutti gli acierrini delle diocesi italiane e una delegazione di bambini e ragazzi del Fiac (Forum internazionale di Azione Cattolica) provenienti da Romania, Albania, Spagna, Argentina, Malta, Terra Santa (Nazareth).
Per questo motivo martedì 6 Settembre il Vescovo Carlo ha ricevuto in episcopio la delegazione dell’ACR diocesana, tra cui i piccolissimi della parrocchia San Pio V di Grottammare accompagnati dai loro educatori che prenderanno parte all’appuntamento a Roma.
Il Vescovo Carlo ha quindi consegnato un attestato, come mandato, a sei ragazzi provenienti da varie parrocchie, i quali assieme ai loro compagni hanno vissuto quest’anno un percorso sulla dottrina sociale della chiesa soffermandosi sui temi: Creato, Partecipazione, Famiglia.
Accogliendo ancora una volta le istanze della Chiesa tutta che, mediante la sua Dottrina Sociale, si impegna a intercettare il progetto di Dio nei quotidiani ambienti di vita e nella società in genere e facendo proprio il rinnovato invito rivolto da Papa Francesco al Convegno ecclesiale di Firenze, l’Acr ha pensato di dare la parola ai bambini e ai ragazzi, avviando un percorso di riflessione e approfondimento “a loro misura”. Con loro il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, il sindaco di Roma Virginia Raggi, l’autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Filomena Albano e il presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana Matteo Truffelli. A loro sarà chiesto di firmare la “Dottrina Sociale dei Ragazzi”, documento con il quale “d’ora in poi” ciascuno dei presenti (bambini, ragazzi, Chiesa, comunità civile e associazione) si impegnerà a sua misura a prendere l’iniziativa, coinvolgersi, accompagnare, fruttificare e festeggiare perché le istanze contenute in questo piccolo contributo diventino impegni per il bene reale di tutti.
L’augurio è che questa avventura sia per tutti loro istruttiva e particolare motivo di crescita spirituale.