“L’idea del Festival nasce dall’esigenza di rinnovare e confermare quella scelta che l’Azione cattolica compì dopo il Concilio e che ancora oggi porta avanti giorno dopo giorno: mettere al centro i bambini e i ragazzi e accompagnarli a essere protagonisti capaci, a loro misura, di portare un contributo originale alla vita della Chiesa e del Paese”.
Ha preso avvio ieri “A noi la parola”, il Festival dei ragazzi che si svolge a Roma promosso dall’Azione cattolica.
Si tratta di un “momento di sintesi di un percorso di studio e confronto su alcuni temi della Dottrina sociale della Chiesa che per circa un anno ha coinvolto tutti i bambini e i ragazzi dell’Acr delle parrocchie e diocesi italiane”. “Dal Nord e dal Sud Italia e da alcune Ac del mondo (Romania, Albania, Spagna, Argentina, Malta, Terra Santa) un cantiere di volti, voci e storie colorerà Roma di quella Chiesa ‘in uscita’ sognata e proposta da Papa Francesco”. Presente anche una delegazione della nostra diocesi.
“A noi la parola”, spiegano i responsabili nazionali Acr, vuole essere dunque il “momento e lo spazio privilegiato per il racconto e il dialogo dei bambini e dei ragazzi” con mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, che ascolterà e accoglierà la voce dei piccoli a nome di tutti i vescovi italiani; Virginia Raggi che nella qualità di sindaco di Roma sarà espressione per i ragazzi delle amministrazioni locali. Vescovo e sindaco, infatti, nell’esperienza dei ragazzi “sono le figure di responsabilità ecclesiale e civile più prossime. Filomena Albano si porrà in ascolto delle attese, dei sogni e delle intuizioni dei piccoli come Autorità garante dell’infanzia e dell’adolescenza; Matteo Truffelli, presidente nazionale dell’Ac, rinnoverà l’impegno educativo e formativo dell’associazione verso i bambini e i ragazzi.