Tanto più forte è la repressione nei confronti della manifestazione pubblica del cattolicesimo, tanto maggiore è l’impeto della fede che risplende di luce.
Questo assioma è alla base dei Congressi Eucaristici, di cui quello Nazionale italiano inizierà a Genova domani, 15 settembre, per concludersi domenica 18.
Nella Francia del XIX secolo, in cui incessante era l’attacco dell’ateismo militante e l’ostracismo di Stato nei confronti dei cattolici, la Chiesa si prodigò per promuovere una serie di iniziative volte a diffondere il culto dell’adorazione eucaristica.
È in questo clima di fermento religioso che si tenne a Lille, nel 1881, il primo Congresso Eucaristico Internazionale, per ricordare che l’Eucarestia è il centro della vita dei cristiani.
L’iniziativa ebbe il sostegno determinante della Santa Sede e portò frutto ad ogni latitudine. Sempre durante il pontificato di Leone XIII, ma dieci anni più tardi, nel 1891, si ebbe in Italia il primo Congresso Eucaristico Nazionale. La sede scelta fu Napoli e il titolo “Difesa dell’Eucaristia e del suo culto”.
Tre anni dopo, nel 1894, si tenne il secondo appuntamento, stavolta a Torino. Significativo che nella città piemontese, malgrado il Governo liberale avesse negato la possibilità di svolgere una solenne processione conclusiva, una folla di oltre 100mila persone si accalcò e si prostrò in adorazione alle porte del Duomo.
Dopo Napoli e Torino, ci furono in Italia altri 23 Congressi Eucaristici. Seguirono in scia Milano nel 1895, Orvieto nel 1896 (dove è conservata la reliquia del Miracolo Eucaristico di Bolsena) e Venezia nel 1897.
Dopo l’evento nella città lagunare, bisognerà attendere altri 23 anni: il successivo si avrà a Bergamo nel 1920, con Benedetto XV Papa. Il Primo di Pio XI fu a Genova, nel 1923, poi Palermo nel 1924, Bologna nel 1927, Loreto nel 1930, Teramo nel 1935, la libica Tripoli (allora colonia italiana) nel 1937.
Il primo Congresso con Pio XII al soglio pontificio sarà anche il primo del dopoguerra, nel 1951 ad Assisi. Poi il ritorno a Torino nel 1953 e Lecce nel 1956. L’unico di Giovanni XXIII sarà il Congresso Eucaristico di Catania, nel 1959.
Durante il pontificato del suo successore Paolo VI si terranno quelli di Pisa (1965), Udine (1972) e Pescara (1977). Quest’ultimo è di particolare significato, perché fu il primo Congresso Eucaristico Nazionale a cui partecipò personalmente un Papa, prendendo parte ai lavori conclusivi. Fino a quel momento il Vescovo di Roma – che ha anche il titolo di Primate d’Italia – si limitava infatti a inviare un messaggio o un radiomessaggio.
Quella introdotta da Paolo VI sarà una convenzione che perdurerà negli anni. È il 1983 quando Giovanni Paolo II partecipa a quello di Milano, poi presenzierà anche a Reggio Calabria (1988), a Siena (1994) e a Bologna (1997).
Due sono stati invece i Congressi Eucaristici Nazionali vissuti da Benedetto XVI, entrambi lo hanno portato sulla sponda adriatica dell’Italia: quello di Bari del 2005 (prima visita in Italia del Pontefice bavarese eletto appena un mese prima) e quello di Ancona del 2011.
La linea di continuità verrà interrotta in questa occasione da Papa Francesco, il quale in occasione del Giubileo della Misericordia ha sospeso i viaggi in Italia, a parte l’eccezione di Assisi, dove è stato il 4 agosto e dove tornerà il 19 settembre.
“Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro” è il titolo del 26esimo Congresso Eucaristico Nazionale di Genova. Anche in questa occasione, come accade dal 1891, la Chiesa italiana avrà modo di interrogarsi sulla centralità dell’Eucarestia nella vita dei cristiani. E da Essa trarrà nuova linfa per perpetuare la sua missione.
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