“Carissime ragazzi e ragazze, riprende a suonare la campanella della scuola.
Vi penso tutti indaffarati a controllare zainetti, libri, quaderni, tablet e quant’altro, ma sopratutto vi penso gioiosi di incontrare amici, docenti e personale della scuola: persone e ambienti conosciuti e familiari che hanno condiviso e condivideranno un pò di ansie, delle vostre fatiche e delle vostre soddisfazioni.
È bello vedere che anno per anno crescete in età e maturità. Noi adulti vi osserviamo con soddisfazione e, anche se non sempre ve lo diciamo, lo facciamo con segreto compiacimento. Con la scuola e tutte le altre offerte formative vogliamo accompagnarvi e prepararvi al meglio ad affrontare l’avventura della vita.
Ci aspettiamo molto da voi e io so che potete dare molto di più di quello che certe rappresentazioni superficiali mostrano. Per esempio, a fine luglio sono stato a Cracovia, per la GMG dei giovani (un milione e seicentomila giovani in festa!) e ho constatato di cosa sono capaci i giovani, intendo riferirmi proprio ai giovani della nostra diocesi.
Anch’io vi osservo con compiacimento quando ho occasione di incontrarvi il mattino per strada, quando andate a scuola, o nelle vostre aule e vi accompagno con profonda simpatia.
All’inizio di un nuovo anno, permettetemi di augurare un buon anno scolastico, a voi, ai vostri docenti e a tutto il personale della scuola. Prego per voi e di cuore invoco su tutti voi la benedizione del Signore”.