Si tratta dell’unica mappa disponibile che documenta, attraverso un’elegante planimetria impreziosita dalla tecnica dell’acquerello, la situazione del Vecchio Incasato, compreso l’accesso ad esso, prima della demolizione dell’antica Porta Maggiore avvenuta agli inizi del Novecento.
“Il destino su questo pare esserci favorevole – ha dichiarato il Sindaco Enrico Piergallini – è significativo infatti che il ritrovamento di questo prezioso documento sia avvenuto proprio nel 2016, un anno cioè fondamentale per la ricostruzione dell’antico accesso del Vecchio Incasato e che ha visto nel mese di giugno l’inaugurazione del nuovo Largo di Porta Maggiore con lo scavo che rende fruibili i resti dell’antica porta”.
Ad una osservazione preliminare del documento, esso conferma infatti le ipotesi di ricostruzione dell’accesso che erano state elaborate a seguito degli scavi compiuti a fine 2015.
Attualmente la “Pianta del Vecchio Paese di Grottammare” – che riporta il timbro dell’Amministrazione del Registro e Bollo di Fermo – è oggetto di studio per definirne una datazione più precisa, che in ogni caso sembrerebbe risalire alla metà dell’Ottocento. Su di essa è riportato un “Indice delle Cose più Notabili”: la chiesa matrice di S. Giovanni, la piazza, la casa comunale e la chiesa collegiata di S. Lucia “eretta da Camilla Peretti sorella dell’immortale Sisto V”. Si notano inoltre sulla mappa la fonte pubblica recuperata negli anni scorsi (lavatoio) e la chiesa Madonna degli Angeli, successivamente trasformata in ospizio per i poveri.