ZENIT
BRASILE – Mentre in Brasile, anche dopo l’insediamento del nuovo presidente Temer, la crisi istituzionale si è tutt’altro che conclusa, ad affermare con vigore il punto di vista della Chiesa, ci ha pensato il cardinale Claudio Hummes, presidente della Commissione Episcopale per l’Amazzonia.
“Ho detto più volte che le ideologie non sono molto importanti perché i governi sono pragmatici – ha commentato l’arcivescovo emerito di San Paolo -. Non importa tanto quale sia l’ideologia, importa quali saranno le decisioni, i progetti, le riforme necessarie da fare”.
Il porporato ha aggiunto che la Chiesa “accompagna” il processo di cambiamento in corso nel paese, sottolineando in particolare la necessità di “lavorare per ricostruire la riconciliazione perché è un momento caratterizzato da molta aggressività fra le due parti, cosa che prima non c’era nel popolo brasiliano”, ha detto Hummes con riferimento alle attuali accese tensioni tra maggioranza e opposizione in Brasile.
Nel paese, ha affermato ancora il cardinale, si rende ora necessario “impegnarsi nel sociale, nel politico e soprattutto nella questione della democrazia, della giustizia sociale, del lavoro, perché la disoccupazione è cresciuta tantissimo” e anche l’inflazione sta tornando “minacciosa”.
Fondamentale sarà anche combattere la “corruzione”, anche per “per rifare le fondamenta di un’economia che sia capace di venire incontro alle grandi necessità e di ciò che è il Paese”.
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