“Puntiamo a toccare la sensibilità dei ragazzi, dei genitori e degli insegnanti. Sono loro i nostri destinatari, gli unici che possono invertire la rotta che ha preso in Italia questo fenomeno. Ė a loro che ci appelliamo affinché vedano questo corto”. Così afferma Fabrizio Azzolini, presidente dell’A.Ge. Associazione italiana genitori, in occasione del lancio del cortometraggio “Vorrei essere Belen”, scritto e diretto da Fausto Petronzio, a cui l’Associazione ha concesso il proprio patrocinio. Il video in quasi 14 minuti condensa ironia, spontaneità e amarezza del mondo dell’adolescenza di oggi attraverso la storia di un ragazzo, Gabriele, che nella realtà ha dovuto combattere contro le offese e le prevaricazioni dei “cyberbulli”. “Siamo abituati a ritenere la scuola come un luogo sicuro – aggiunge Azzolini -. Tuttavia anche in un luogo sicuro possono trovarsi degli ostacoli che vanno assolutamente affrontati per essere superati. Il bullismo è infatti una sfida che si può vincere se si coinvolgono in primo luogo i genitori, oggi molto spesso a disagio nel parlare con i propri figli. Il video vuole quindi offrire loro uno strumento di lavoro – conclude – perché usa il gergo dei ragazzi, li avvicina e allo stesso tempo apre lo sguardo dei genitori su uno scenario tristemente attuale”. Con la pubblicazione in rete del video, a partire dal 30 settembre, e gli incontri nelle scuole che seguiranno, l’Associazione, insieme ai testimonial, Fioretta Mari e Antonio Fiorillo che hanno dato la loro disponibilità, intendono parlare direttamente ai ragazzi e le famiglie che attraversano lo stesso incubo.