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FOTO Mons. Chiaretti, Mons. Gestori e Mons. Bresciani hanno dato il via ai festeggiamenti per i 30 anni della diocesi

Foto Amedeo Castelletti e Simone Incicco

DIOCESI –  “Credo fermamente che la realtà della Chiesa, la sua vita e le sue strutture non siano affatto di poco conto per la realtà anche civile. Ovviamente i ruoli sono diversi e distinti, ma si incontrano lavorando entrambi, su piani diversi per il bene integrale della società e delle persone, dando anima all’una e alle altre. Il ruolo che la Chiesa svolge nella società anche solo attraverso il dinamismo di educazione, di aggregazione e di coesione della popolazione, fornendo anche motivazioni per un impegno disinteressato a servizio delle istituzioni non può essere trascurato da nessuno”. Con queste parole il Vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, Mons. Carlo Bresciani ha introdotto, dopo il breve benvenuto da parte del moderatore Prof. Fernando Palestini, la tavola rotonda che ha dato inizio ai festeggiamenti per 30 anni della diocesi.
L’incontro si è tenuto ieri, martedì 27 settembre, presso la sala consiliare del comune San Benedetto del Tronto e ha visto la partecipazioni, tra le tante autorità, del Sindaco Pasqualino Piunti, del Sindaco di Ripatransone Remo Bruni, del Sindaco di Monteprandone Stefano Stracci, del Vice Sindaco di Grottammare Alessandro Rocchi e e del presidente della Provincia Paolo D’Erasmo.

Il Vescovo Carlo ha poi affermato: “Come ha detto il card. Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana “Emarginare dalla sfera pubblica il cristianesimo non è intelligente; è non comprendere che la società non può che averne del bene. Sì, averne del bene: non perché se ne può servire in modo strumentale, ma perché la luce del Vangelo, non le inaffidabili e interessate maggioranze, ha creato la civiltà europea e il suo umanesimo, ha generato il tessuto connettivo e le condizioni per camminare insieme. Più si studiano seriamente le origini dell’umanesimo, e più si riconosce l’esistenza di qualcosa che non è genericamente spirituale, ma è nettamente cristiano”.Solo una religione male intesa e completamente stravolta nei suoi fondamenti diventa fonte di intolleranza e di violente contrapposizioni.La religione non pretende alcuna egemonia sul sociale e non vuole invadere spazi di altrui competenze, ma siamo convinti che la visione dell’uomo e della società che la religione cristiana ha infuso nella nostra civiltà sia fondamentale e si tratti di un tesoro che non deve essere disperso a beneficio di tutti, credenti e non credenti.
Celebriamo il 30° della nostra diocesi: mi pare una buona occasione non solo per ripercorrere un tratto significativo della storia di san Benedetto, ma anche per rinsaldare le motivazioni di una proficua collaborazione, ripeto nel rispetto dei ruoli di ciascuno, per il bene della nostra gente”.

La parola è poi passata al Prof. Gianluca Gregori dell’Università Politecnica delle Marche: “Vi porto alla vostra attenzione alcune considerazioni sulle evoluzioni socio economiche della diocesi di San Benedetto del Tronto. Dal 1861 al 2011 la crescita di San Benedetto è passata da circa 6.000 a 45.000 abitanti. L’invecchiamento della popolazione procede con maggiore velocità a Montalto, segue Ripatransone e infine San Benedetto del Tronto.
Nel campo dell’economia, nelle Marche c’è stata una diminuzione delle imprese attive ciò non lo riscontriamo a San Benedetto del Tronto. Oggi contiamo circa 5.500 imprese che si differiscono principalmente sul settore terziario. Segnalo inoltre che purtroppo il territorio è quasi completamente occupato dai centri commerciali raggiungibili in circa 20 minuti. Ciò ha portato ad uno svuotamento dei piccoli centri abitati. Nel settore del turismo San Benedetto del Tronto annovera nel 1864 il primo stabilimento balneare. Il turismo diventa volano anche per altri imprese artigianali.”  Il prof. Gregori ha concluso la sua relazione sottolineando l’importanza di una collaborazione tra il territorio e la diocesi per permettere sempre di più un rilancio dell’intero territorio.

Il Prof. Pietro Pompei, direttore del giornale diocesano L’Ancora che durante il suo intervento ha invece ripercorso la storia della diocesi attraverso i 3 Vescovi: Mons. Giuseppe Chiaretti, Mons. Gervasio Gestori e Mons. Carlo Bresciani.

Prof. Pietro Pompei: “Il Vescovo Radicioni dotò la comunità di San Benedetto del Tronto di numerose parrocchie. Fatte le opere murare occorreva portarvi i cristiani. Questo fu il compito di Mons. Giuseppe Chiaretti. Mons. Gestori ha invece provveduto a far crescere la comunità sotto il profilo della Carità, dell’accoglienza e dell’ascolto. L’attuale Vescovo  Mons. Carlo Bresciani, tra le tante iniziative, ha gestito con grande impegno l’anno Santo della Misericordia indetto da Papa Francesco”.

In chiusura dei lavori hanno portato il proprio saluto i Vescovi Mons. Chiaretti e Mons. Gestori.

Mons. Chiaretti ha evidenziato come dopo il decreto che istituì la diocesi era necessario dotarla delle strutture: “È facile fare un decreto ma dove? Quale Cattedrale? Non c’era una Curia, una casa, le strutture. Dove abitare? A San Benedetto come struttura diocesana non c’era nulla.
Vi racconto un particolare. La nostra Diocesi è stata voluta personalmente da Papa Giovanni Paolo II. Il Santo Padre teneva particolarmente alla nostra diocesi perché la sentiva la sua diocesi. Era stata programmata anche una visita pastorale del Papa che però saltò a causa di una concomitanza di impegni. Un altro piccolo aneddoto è legato al dipinto della Cattedrale Santa Maria della Marina. Il frate che realizzò il dipinto prima di andare a dipingere in Cattedrale si recava spesso in pescheria a prendere un po’ di pesce così da utilizzarlo come ispirazione per il suo dipinto. Le vecchiette che assistivano ai lavori gli suggerivano quali pesci inserire e quali no perché, a detta loro, alcuni rompevano le reti da pesca e non dovevano essere inseriti”.

Mons. Gervasio Gestori invece nel suo breve saluto ha sottolineato come la diocesi sua: “Una comunità che abbiamo costruito con la sua storia che va difesa, amata e servita”.

Al termine della tavola é stata inaugurata la mostra a cura di Don Vincenzo Catani: “La mostra che abbiamo allestito è solo un piccolissimo spazio di un libro più grande: “I colori del tempo” 30 anni di storia attraverso i manifesti che sono stati stampati nella nostra diocesi.
Una storia meravigliosa da poter godere insieme”.

La mostra rimarrà aperta fino al 20 ottobre nella sede comunale.

Il programma di oggi, mercoledì 28 settembre prevede presso la Cattedrale S. Maria della Marina
Ore 18.30  Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Giuseppe Chiaretti e animata dalla Caritas, Unitalsi, Biancazzurro e i gruppi caritativi
Ore 21.00  La memoria del passato: dialogo con i vescovi emeriti Mons. Giuseppe Chiaretti e Mons. Gervasio Gestori. Coordina da Mons. Vincenzo Catani. Presentazione di nuove pubblicazioni storiche diocesane.

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