Molto ricercati e particolarmente apprezzati fino a tempi non lontani anche per la loro valenza
farmaceutica e cosmetica, gli agrumi, la cui coltivazione avveniva all’interno di strutture articolate di notevole pregio agronomico ed architettonico, per secoli hanno caratterizzato l’economia e il paesaggio del comprensorio medio-adriatico, celebrato già sul finire del ‘400 da umanisti e viaggiatori come tra i più belli ed ameni d’Italia per queste colture.
Nel corso del convegno, gli autori presenteranno il volume “Giardini d’aranci sull’Adriatico. L’agrumicoltura nelle Marche, aspetti colturali e artistici”, mettendo in evidenza i caratteri generali di queste colture, con riferimenti alle varietà locali, all’ecosistema dei giardini, al commercio transadriatico e alle manifestazioni artistiche, letterarie e tradizionali.
L’evento vedrà la partecipazione di autorevoli personalità del settore tecnico, scientifico e politico ad una tavola rotonda per una proposta interdisciplinare di legge regionale volta al recupero e alla valorizzazione delle agrumiere storiche del comprensorio piceno.
Il programma dettagliato del convegno verrà reso noto nel corso di una conferenza stampa in programma giovedì 6 ottobre, alle ore 11, presso la Sala di Rappresentanza del palazzo municipale.