Presenti il sindaco Stefano Stracci, l’assessore all’integrazione e sanità Stefania Grelli, e la direttrice del Distretto Sanitario, dott.ssa Maria Teresa Nespeca dell’ASUR Marche 5, la coordinatrice infermieristica dott.ssa Alessia Loffreda e quella assistenziale dott.ssa Rosetti.
Dal 1 luglio 2016, nel Comune di Monteprandone, è attivo questo servizio rivolto anche ai cittadini di e, Monsampolo ed Acquaviva che nelle ore di apertura possono richiedere una visita domiciliare o un consulto.
Tutto ciò per per far si che non si rimanga “scoperti” negli orari in cui non è in servizio il Medico di Medicina Generale o il Pediatra di Libera Scelta .
Come evidenziato dalla dott.ssa Nespeca,il servizio andrebbe incentivato poiché può essere un valido supporto alla rete dell’emergenza.
Lo dimostra il fatto che dalla sua attivazione, sono state evase 736 prestazioni di cui 154 di consulenza telefonica, 185 visita domiciliare e 397 visite ambulatoriali.
Inoltre ha precisato come sia stata rispettata la presenza della sede ogni 20.000 abitanti e come l’attività si inserisca all’interno di una struttura che garantisce altri servizi.
Si tratta di un servizio importante per i cittadini dei Comuni di Monteprandone, Monsampolo del Tronto e Acquaviva Picena – afferma l’assessore Stefania Grelli– poiché possono trovare immediata assistenza, negli orari in cui non è attivo il servizio di Medicina Generale, direttamente presso la nostra sede, invece di essere costretti a recarsi a San Benedetto del Tronto, con tutte le relative problematiche di distanza, traffico e quindi tempo.
Ci preme sottolineare come in un momento in cui si parla di crisi, l’apertura della Continuità Assistenziale a Centobuchi costituisce un’ulteriore conferma che la sinergia tra le istituzioni riesce a mettere il cittadino al primo posto, per la piena tutela dei suoi interessi”.
Il servizio è attivo dal lunedì al Venerdì dalle ore 20.00 alle ore 08.00 del giorno dopo; sabato ,domenica e festivi dalle ore 8.00 alle ore 8.00 del giorno dopo;, nei prefestivi dalle ore 10.00 alle ore 8.00 del giorno dopo.
Il medico riceve le telefonate degli assistiti e valuta, per ogni singolo caso e sotto la propria responsabilità, l’opportunità di recarsi a domicilio per la visita oppure fornire un consiglio telefonico; è tenuto ad effettuare gli interventi domiciliari o territoriali richiesti dall’utente prima della fine del turno di lavoro. Può eseguire anche prestazioni ambulatoriali, pertanto riceve gli assistiti che si presentano in ambulatorio.
Inoltre può rilasciare su apposito ricettario: la proposta di ricovero; la certificazione di malattia per il lavoratore per un massimo di 3 giorni, le prescrizioni farmaceutiche per una terapia d’urgenza e per coprire un ciclo di terapia non superiore a 48/72 ore
In caso di urgenza/emergenza e che ne ravvisi la necessità, il medico di continuità assistenziale deve direttamente allertare il 118. (Paola Travaglini)