ZENIT
CAMERUN – C’è anche il missionario italiano padre Carlo Girola, della Congregazione dei missionari saveriani, tra le vittime del terribile incidente ferroviario avvenuto qualche giorno fa in Camerun. Nativo di Oltrona San Mamette, in provincia di Como, il religioso era in viaggio dalla capitale del Camerun, Yaoundé, alla città portuale di Douala quando il treno passeggeri su cui viaggiava è deragliato.
Sono ancora sconosciute le cause del disastro avvenuto nei pressi della stazione di Eseka, sembra che il mezzo fosse sovraccarico. Stando a fonti locali, il bilancio delle vittime è di 55 morti e oltre 575 feriti. Tra queste padre Carlo che – riferisce il Sir – stava rientrando in Italia per partecipare a una riunione della Congregazione.
Nato nel 1948, aveva vissuto la sua esperienza missionaria prevalentemente in Africa, tra Ciad e Camerun, oltre ad essere stato membro della Direzione generale della Congregazione a Roma. Nella sera di ieri, Giornata missionaria mondiale, si è tenuto un rosario di preghiera nella chiesa parrocchiale del suo Paese natale.
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