DIOCESI – Sabato 22 ottobre presso la Basilica Cattedrale di Santa Maria della Marina a S. Benedetto del Tronto, si è svolta la celebrazione congiunta della Giornata Mondiale Missionaria e del Mandato Diocesano ai catechisti, presieduta dal vescovo S.E. mons. Carlo Bresciani. Don Nicola Spinozzi e don Dino Pirri, direttori rispettivamente del Centro Missionario Diocesano e dell’Ufficio Catechistico Diocesano, organizzatori dell’evento, hanno curato la liturgia e l’animazione insieme ai volontari del C.M.D. e dell’Ufficio Catechistico; il coro della parrocchia di S. Filippo Neri si è magistralmente occupato della parte musicale; la Dave Pro s.r.l. ha fornito l’attrezzatura per le proiezioni e la consulenza tecnica. Infatti brevi video – come la presentazione della Giornata Mondiale Missionaria da parte del missionario e giornalista don Giulio Albanese, e alcuni interventi di papa Francesco sui più urgenti e scottanti temi di attualità missionaria – si sono alternati a testimonianze dirette, come quella molto toccante dei coniugi Tiziana e Mario, entrambi catechisti; e a momenti di preghiera e di riflessione, sottolineati dai canoni e dai canti del coro.
Il vescovo Bresciani, nella sua omelia, ha sottolineato come la missione sia possibile viverla nella gioia del sentirsi amati dal Signore.
Uno dei momenti più intensi della liturgia è stato il Mandato Diocesano ai catechisti. Questi hanno lasciato i propri posti per riempire il corridoio fra i banchi della navata centrale della Cattedrale, e per rispondere con devozione alla chiamata da parte del pastore diocesano che li ha ufficialmente inviati ad annunciare la Buona Novella
Al termine della celebrazione è stato distribuito, a tutti i partecipanti, del materiale informativo sulla campagna di adozione a distanza promossa dal C.M.D. “Dona un prete” – che consiste nell’adozione a distanza di un seminarista in terre di missione – e sul progetto portato avanti dall’associazione S.O.S. Missionario “S.O.S. Aleppo” – il quale si propone di portare aiuti umanitari alle numerose famiglie che ancora abitano nella martoriata città siriana.