Lourdes71“Negli ultimi anni la crisi e il terrorismo hanno fatto registrate una sensibile contrazione del numero di pellegrini che arrivano a Lourdes, ma dobbiamo anche essere coscienti che questo luogo, la sua storia fatta di fede, speranza e di guarigioni sono un vero e proprio patrimonio dell’umanità che non deve andare perduto e deve essere anzi sostenuto”.
Lo afferma Antonio Diella, presidente nazionale Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali). “Credo quanto mai necessaria – aggiunge Diella – una vera alleanza per Lourdes che punti soprattutto su tre temi centrali: la tutela del diritto alla mobilità dei cittadini europei soprattutto se fragili, sul coinvolgimento delle giovani generazioni trasformando il pellegrinaggio anche in un’occasione di formazione umana e professionale e in ultimo, ma non per importanza, sul fatto che occorra rilanciare un’idea nuova di turismo religioso non più di serie B, ma un’occasione straordinaria per tutelare e promuovere la nostra storia e la nostra identità religiosa e culturale”. Per Diella “Lourdes, nonostante tutto, è il luogo a cui guardano, da tutto il mondo, tante donne e uomini spesso fragili e sofferenti. Non possiamo deluderli”. “Da questo dobbiamo ripartire – conclude Diella –, magari con nuovi linguaggi e strumenti, aprendo a nuovi mercati parlando anche all’Oriente, ma senza dimenticare che Lourdes è prima di tutto un’esperienza di fede”.

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