La pietra angolare della Chiesa è Gesù che, davanti al Padre, prega per noi. Gesù, del resto, prega costantemente e lo ha fatto anche al momento della scelta dei suoi discepoli, come documenta il Vangelo di oggi (Lc 6,12-16).
Lo ha ricordato papa Francesco durante l’omelia di ieri mattina alla Casa Santa Marta, sottolineando, sulla scia di San Paolo, che la “pietra d’angolo” è “lo stesso Gesù” e “senza Gesù non c’è Chiesa”.
Il Santo Padre ha poi messo in evidenza un passaggio fondamentale del Vangelo odierno: “Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio”. Soltanto in seguito avviene tutto il resto: “la gente, la scelta dei discepoli, le guarigioni, scaccia i demoni”. In primo luogo, però, “Gesù prega. Ha pregato e continua a pregare per la Chiesa”.
Davanti al Padre, Gesù “intercede per noi”: il “fondamento è Lui che prega per noi”, come ha fatto “nell’Ultima Cena” o prima della “risurrezione di Lazzaro”, ha ribadito il Pontefice.
Gesù prega anche “sul Monte degli Ulivi” e “sulla Croce, la sua vita finì in preghiera”. La nostra “sicurezza” e il nostro “fondamento” sono proprio in “Gesù che prega per noi”. Ed ognuno di noi può dire: “sono sicuro, sono sicura che Gesù prega per me; è davanti al Padre e mi nomina”.
Già prima della Passione, inoltre, Gesù rivolge a Pietro un avvertimento: “Pietro… Satana ha ottenuto il permesso di passarvi al vaglio, come il grano. Ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede”. Ciò che ha detto a Pietro, lo ripete a ciascuno di noi, nessuno escluso: “Io ho pregato per te, io prego per te, io adesso sto pregando per te’”.
Venendo “sull’altare” o “sulla Croce”, continua a “intercedere, a pregare per noi” e questo ci dà la “grande sicurezza” di appartenere ad una “comunità salda perché ha come pietra d’angolo Gesù”.
Ci farà bene, ha poi concluso il Papa, “riflettere su questo mistero della Chiesa: siamo tutti come una costruzione, ma il fondamento è Gesù, è Gesù che prega per noi”.