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Ad Acquaviva presentato il libro “La Sibilla”

di Patrizia Neroni

ACQUAVIVA PICENA – Sabato 29 ottobre alle ore 17:30 presso l’Auditorium “San Giacomo della Marca”  della BCC Banca Picena Truentina  è stato presentato il nuovo libro di Americo Marconi “La Sibilla”. Presenti l’autore Americo Marconi e la scrittrice Nuela Celli.

Ad organizzare l’evento è stata l’Ass. ne “Il volo della Fenice”. Il presidente di tale associazione, l’antropologo Teodorico Compagnoni, ha introdotto la presentazione dicendo: “ Voglio intanto ringraziare i miei due amici Americo e Nuela e voi tutti per la vostra gradita presenza. Ringrazio anche la BCC per la disponibilità. Comincio subito con lo spiegarvi cosa è la divinazione: è la pratica che ha sempre accompagnato il mondo in tutti i suoi periodi storici. Essa è la capacità di interpretare i segni, di formulare messaggi dettati da un qualcosa di soprannaturale, da un qualcosa che va oltre la normale percezione umana. Una di queste figure è la “Sibilla”: donna che, sempre in relazione con il soprannaturale, a seconda del momento storico diventa sacra, poi pagana, poi legata al cristianesimo e quindi vista come profetessa e infine di nuovo pagana e vista come maga e ammaliatrice. Ci sono due opere in particolare che riguardano la figura della Sibilla e sono: “Guerino detto il Meschino” di Andrea Da Barberino e “ Il regno della Sibilla” di Antonie De La Salle. Ora lascio la parola a Nuela e Americo”. La scrittrice Nuela Celli si è occupata soprattutto di descrivere la caratteristica femminile che contraddistingue la Sibilla: “Come donna incarna perfettamente i desideri di emancipazione femminile. Amava viaggiare ed era anche una donna colta che sapeva conversare con intellettuali e uomini importanti , gestiva da sola il denaro e tanto altro. Rappresenta un’icona femminile. La Sibilla è un’antica leggenda delle nostre bellissime montagne, in questo periodo tristemente famose, che viene spesso trascurata. Le nostre tradizioni vengono dimenticate perché si tende a cercare sempre lontano qualcosa di interessante, quando invece ci sono molte cose da scoprire vicino a noi e non ce ne rendiamo conto. Il nuovo libro di Americo è un lavoro sia accademico sia legato alle tradizioni. A me è piaciuto molto”.

L’autore Marconi ha invece preso la parola dicendo: “ Grazie a tutti per la vostra presenza, io non potevo non venire a presentare il mio libro ad Acquaviva, dove circa venti anni fa scrissi un articolo per un giornale locale dove parlavo del Regno della Sibilla. Il mio lavoro è composto da una descrizione che parte dall’Antica Grecia, dove la prima figura simile alla Sibilla Appenninica si chiamava Pizia ed era una sacerdotessa. Poi con i viaggi dell’epoca questa figura femminile è arrivata fino a noi. Esistevano circa una decine di Sibille, tra le quali la Sibilla Cumana. Molte pitture hanno rappresentato queste figure femminili, che sono passate dall’essere considerate pagane all’essere considerate vicine alla religione cristiana come profetesse, come nel “De Civitate Dei” di sant’Agostino. L’etimologia della parola Sibilla è oscura, d’altronde come lo è tutta la sua storia. Pare che ella scrivesse i messaggi divini su delle foglie, ma che poi scompigliate dal vento nessuno le rimettesse a posto e quindi i messaggi diventavano  ignoti o apparentemente senza senso. Mi piace ricordare una frase attribuita da Virgilio, nel suo Poema Epico “Eneide”, alla Sibilla: “Ne Cede Malis Audentior Ito”, che significa: “ Non cedere alle avversità và avanti con più coraggio”.

Sara De Simplicio: