Bellicum Pharmaceuticals e Ospedale pediatrico Bambino Gesù, punto di riferimento europeo per la cura e la ricerca in campo pediatrico, hanno annunciato oggi l’inizio di una estesa collaborazione centrata sullo sviluppo di nuove terapie con cellule geneticamente modificate per la cura delle patologie onco-ematologiche. Nel dettaglio, l’accordo riguarda lo sviluppo preclinico e clinico di prodotti di terapia cellulare avanzata ingegnerizzati con il nuovo gene suicida CaspaCide della Bellicum, per la produzione di linfociti modificati attraverso recettori chimerici e recettori T-linfocitari artificiali (Car T e Tcr) specifici per determinati antigeni, tra cui il Cd19. La sperimentazione partirà nel 2017. “L’Ospedale romano – spiega Tom Farrell, presidente e amministratore delegato di Bellicum Pharmaceutical – ha sviluppato diverse terapie cellulari innovative, comprese cellule Cd19 Car T che riteniamo saranno altamente efficaci e più maneggevoli grazie all’uso combinato col nostro gene suicida (‘un’interruttore’ per aumentare la sicurezza della terapia cellulare) validato clinicamente, CaspaCide”.

“Abbiamo una relazione sinergica e fortemente consolidata con Bellicum e non vediamo l’ora di iniziare questa nuova collaborazione – commenta Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù –. La combinazione dell’innovativa tecnologia dell’interruttore di sicurezza messo a punto da Bellicum con la nostra esperienza nel campo delle terapie geniche e cellulari, nella capacità di condurre studi clinici e nella capacità di produzione secondo le norme Gmp (Good Manufacturing Practice) vettori e cellule, rende questa partnership ideale per l’avanzamento rapido delle terapie cellulari avanzate di cui potrebbero beneficiare bambini e adulti affetti da patologie tumorali potenzialmente letali in tutto il mondo”.

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