Con queste parole il direttore della Caritas diocesana Don Gianni Croci, ha aperto l’incontro di ieri, giovedì 3 novembre, con i sacerdoti di Grottammare presso i locali della Chiesa Madonna della Speranza.
Don Andrea Spinozzi, parroco della Gran Madre di Dio e coordinatore in questa emergenza per le parrocchie di Grottammare informa: “Al momento in città sono presenti 500 persone sfollate negli alberghi dai territori di Caldarola, Montegallo, Roccafluvione, Camerino, Castel Di Lama, Fermo, Grottammare (4 famiglie), Tolentino, San Ginesio e Corinaldo. Si prevede però a breve che il numero arriverà vicino alle 1.000 persone terremotate”.
In questo periodo, fino a quando le persone ospitate negli alberghi non riceveranno i moduli abitativi, la Chiesa si occuperà di accompagnare tutti i terremotati in questo momento difficile, sia a livello spirituale sia attraverso attività ludiche per bambini, per le famiglie che per gli anziani.
Per il materiale di prima necessità se ne occuperà invece la protezione civile in sinergia con la Caritas Diocesana e l’assistenza sanitaria sarà invece affidata ai medici dell’ASUR.
Don Andrea in questi giorni ha prestato insieme al gruppo scout Grottammare 2 servizio presso le strutture di accoglienza della diocesi di Ascoli Piceno e in merito afferma: “In questi giorni siamo stati vicino a tante persone. Martedì sera quando c’è stato il terremoto più forte erano tra i terremotati e non vi nascondo che tra gli sfollati c’è stato un grande stato di agitazione. Quello che abbiamo cercato di fare è stato quello di sostenerle spiritualmente e moralmente, ascoltandoli e parlando con loro. In questi giorni infatti ho compreso che la frattura vera non è quelle che si genera sui muri ma è quella che si genera nel cuore e nello Spirito e li cerchiamo di operare. Le persone hanno manifestato tanta gratitudine per questo nostro semplice servizio”. Don Andrea conclude: “Non manchi in questi giorni la preghiera per questi nostri fratelli e sorelle”.
Infine sempre a Grottammare presso il circolo culturale di Sant’Agustino, dove è parroco Don Giorgio Carini, si terrà una serata di Cabaret perché come affermano i responsabili: “Sono giorni segnati dal dolore per i danni di un sisma che non sembra finire mai, eppure contenti per il fatto che l’ultima fortissima scossa non ha aggiunto vittime, questa è la cosa più importante. In ogni caso i locali centenari del circolo hanno retto alla perfezione, grazie ai lavori terminati nel 2012 ed effettuati secondo le più aggiornate norme antisismiche.
Per ripartire con lo spirito giusto lunedì 7 alle 21.00 primo appuntamento del Cabaret della Cantina, perché ridere intelligentemente fa guardare la vita in maniera più profonda, non è una evasione! Sorridere per pensare”. Siamo tutti invitati