Per iniziare vi stazionerà un unico compattatore ma, superata la prima fase, si auspica che detto punto di raccolta diventi il principale per tutto lo Stato della Città del Vaticano”. Già da diversi anni in Vaticano si effettua la raccolta di diverse tipologie distinte di rifiuti: presso l’area detta della “Molazza” vengono collocati quelli ferrosi, il legno ed i rifiuti “inerti” ovvero gli scarti edili, non pericolosi. Presso la zona detta della “Vignaccia” invece vengono sistemati quei rifiuti catalogabili come speciali (pericolosi e non) quali oli esausti, materiale elettronico, liquidi vari etc. Le varie utenze, nel frattempo, sono state informate circa l’assoluta necessità di “separare i rifiuti per tipologia, di ridurre il più possibile quelli voluminosi, di fornire all’operatore addetto al centro di raccolta un apposito documento di accettazione degli stessi rifiuti e procedere in modo ordinato al deposito dei materiali”. Tutte le aree saranno aperte dal lunedì al sabato e saranno presidiate da quello che è l’organismo preposto alla gestione e manutenzione dei giardini vaticani e, appunto, della nettezza urbana. Si parla di circa trenta persone addette – tra l’altro – anche alla realizzazione dei vari addobbi floreali per le cerimonie presiedute dal Papa. L’Enciclica di Papa Francesco “Laudato Sì” ha contribuito in modo determinante ad accelerare i tempi di realizzazione e messa in opera del sistema differenziato della raccolta dei rifiuti. I superiori del Governatorato, cardinale Giuseppe Bertello e monsignor Fernando Vérgez Alzaga, ed il responsabile dei Giardini e Nettezza urbana Domenico Ambrifi, auspicano che “il nostro piccolo Stato possa in qualche modo diventare anche un bell’esempio di Stato ‘verde’ e non inquinante”.