Di Paola Veccia, foto Don Roberto Melone
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sabato 12 Novembre la parrocchia Madonna del Suffragio ha vissuto la Festa del ciao con tutti i suoi ragazzi. Il tema che quest’anno l’acr ha scelto certamente aiuta a fare la festa più bella- CIRCOndati di Gioia. Siamo diventati tutti artisti: pagliacci, acrobati, ballerine. Il lavoro di preparazione come sempre richiede tanta energia e porta con se tanti timori: riuscirà? come sarà il tempo? verranno i ragazzi? sapremo trasmettere la gioia che vorremmo? Poi quel giorno arriva e già di prima mattina noi educatori in parrocchia a preparare, allestire, addobbare e abbellire le stanze . Palloncini, festoni, sagome dei giochi, gli abiti da pagliacci, le parrucche, i trucchi non sembrava una parrocchia ma un tendone da circo che ha scelto il suo posto e inizia a preparare tutto per lo spettacolo. Nel pomeriggio sono arrivati i ragazzi che divisi in squadre hanno attraversato con i giochi alcune delle fasi di preparazione di uno spettacolo. Si sono mascherati , sono stati truccati, hanno imparato a costruire palline e provato a farle volteggiare in aria, hanno percorso un tratto con trampoli ecc. Poi per concludere al meglio i genitori hanno contribuito con dolci e la parrocchia per non perdere la tradizione di San Martino ha offerto castagne a tutti.
Ma lo spettacolo non finisce qui e la mattina seguente, domenica mattina, tutti i bambini con le loro famiglie sono venuti in parrocchia per fare colazione e poi… tutti a messa.
Anche la nostra chiesa ha cambiato aspetto per l’occasione: l’abbiamo addobbata con striscioni colorati. La celebrazione è stata animata da tutti i ragazzi…insieme ogni fascia di età ne ha curato una parte .
Al termine della celebrazione alcuni bambini hanno consegnato delle frasi sulle singole di beatitudini, brano evangelico dell’anno dell’AC, a tutti i partecipanti alla celebrazione
Soddisfatti, felici, con la voglia di rivivere una giornata così dove tutto il resto è stato per un attimo dimenticato, chi siamo che problemi abbiamo. Eravamo tutti artisti prestati ad uno spettacolo che la vita parrocchiale ci ha chiesto e dove ognuno ha trovato una suo ruolo. Grazie a tutti i ragazzi, i genitori, il parroco Don Roberto e tutti noi che siamo riusciti a metterci in gioco.