La decisione riguarda al momento 8 bambini che sono stati inseriti recentemente in varie classi, a partire dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria.
Intanto, raggiunge quota 630 il numero delle persone sistemate nelle strutture alberghiere grottammaresi a causa dell’inagibilità delle proprie abitazioni. Il numero non comprende quanti hanno optato per sistemazioni autonome ed è in continuo aggiornamento.
Diverse sono le provenienze: tutte comunque sono ricomprese nel “cratere” del sisma, con l’eccezione di 10 persone componenti dei 4 nuclei familiari residenti a Grottammare sfollati dalle proprie dimore dopo la scossa del 30 ottobre.
“Aver messo a disposizione certi servizi indispensabili è importante per includere nel nostro tessuto sociale le persone ospiti nella nostra città a causa del sisma – fa notare l’assessore all’Inclusività sociale, Clarita Baldoni -. Non vorremmo che rimanessero solo degli ospiti, ma appunto vorremmo che, con le iniziative e la collaborazione di tutti, si sentissero un po’ a casa. Frequentare la scuola, per i ragazzi, potrebbe essere un passo verso il recupero della normalità”.
La Città di Grottammare è sin dal primo momento impegnata nell’aiuto delle popolazioni vittime degli eventi sismici, anche direttamente tramite i volontari della Protezione civile comunale e i propri dipendenti tecnici e amministrativi.
In questo momento, che la fase dell’emergenza cede il posto a quella dell’accoglienza, oltre alla presa in carico dei costi scolastici da parte dell’amministrazione, anche la comunità locale si sta mobilitando e, con il coordinamento dell’assessorato all’Inclusività sociale, è nato spontaneamente un gruppo di coordinamento per gestire in maniera unitaria informazioni e iniziative che vanno dall’assistenza sanitaria a quella morale, fino a eventi di animazione e intrattenimento.
Ne fanno parte tante realtà di volontariato locale come la Protezione Civile, la Misericordia di Grottammare, la Caritas, le parrocchie e i giovani Agesci.