Lo scopo di questa esperienza di condivisione è quello di animare e alimentare lo spirito missionario che caratterizza ogni battezzato e che, ancor più, chiama in causa ciascun Seminarista nel suo percorso vocazionale e di formazione. L’attuale gruppo missionario è numeroso e conta seminaristi da diversi anni formativi, il che rende ricca la nostra esperienza.
Al di là dell’ “agenda standard” che ci vede impegnati nell’animazione del mese missionario di Ottobre con un’adorazione notturna comunitaria e un rosario dedicato alla preghiera per le chiese di missione, quest’anno abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione sulla figura del prete fidei donum.
Il sacerdote fidei donum è un “missionario in prestito” ad una Chiesa particolare in terra di missione. Il fine di questa attività missionaria è infatti “l’evangelizzazione e la fondazione della Chiesa in seno a quei popoli e gruppi umani in cui ancora non è radicata” (Ad Gentes – Decreto conciliare sull’attività missionaria della Chiesa). È vero che l’unico a partire è il sacerdote, ma la Chiesa diocesana che lo invia è chiamata a riscoprirsi essa stessa missionaria. Il medesimo decreto, infatti, afferma: “la grazia del rinnovamento non può avere sviluppo alcuno nelle comunità, se ciascuna di esse non allarga la vasta trama della sua carità sino ai confini della terra … Sarà quindi utilissimo mantenere i contatti… con i missionari che in questa stessa comunità hanno avuto origine, o con una parrocchia o con una diocesi di missione, perché divenga visibile l’unione intima tra le comunità, con il vantaggio di una reciproca edificazione”.
Nella particolare condizione di Seminaristi ci è parso bene approfondire una realtà che potrebbe, a Dio piacendo, coinvolgerci nel futuro. Intanto vogliamo rivolgere la nostra attenzione verso quei sacerdoti che, già in missione, possono arricchirci con la loro testimonianza di un “Vangelo fresco” che porta frutti inediti. A tal fine ci è sembrato importante allacciare tramite e-mail i rapporti con i fidei donum che conosciamo, per avere dei volti per cui e con cui pregare.