Il 71% degli europei “è convinto che le cose che uniscono i cittadini” dei Paesi Ue “siano più importanti di quelle che li dividono”. Al contempo la maggioranza degli europei non è ottimista per il futuro. Son due dei risultati che emergono dall’indagine “Eurobarometro 2016” presentata ieri dal Parlamento di Bruxelles (il cosiddetto “parlametro”), condotta nei 28 Stati membri fra il 24 ottobre e il 3 novembre scorso con interviste faccia a faccia a un campione di 27.768 persone dai quindici anni in su. I ricercatori di Eurobarometro segnalano che l’indagine “ha dato risultati molto diversi Paese per Paese”. In generale, a livello Ue, “emerge che gli indicatori riguardanti il sostegno dei cittadini al progetto europeo restano pressoché invariati dal 2009 a oggi”. “Come nel 2015, anche nel 2016 sei europei su dieci sono convinti che far parte dell’Ue abbia portato benefici al proprio Paese”. Fra gli elementi chiave per definire l’identità europea, il 50% degli intervistati cita la democrazia e la libertà, mentre solo il 33% indica l’euro. “Per quasi la metà degli intervistati a livello Ue (il 46%) avere un sistema di welfare armonizzato per tutti gli Stati membri contribuirebbe a rafforzare il sentimento di cittadinanza europea”. Solo il 37% degli intervistati – attesta Eurostat – pensa che la propria voce conti in Europa. Inoltre gli intervistati mostrano una visione non positiva del futuro: il 54% dichiara che le cose “stanno andando nella direzione sbagliata” in Europa; il 58% lo afferma per il proprio Paese.