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Papa Francesco: ai giovani Servizio Civile, anche di Ripatransone, “proteggere gente in pericolo del terremoto umano che viene da dentro”

“La protezione sociale. Il terremoto che abbiamo accanto a noi. Andare avanti, eh? Proteggere quella gente che è in pericolo di un terremoto umano che viene da dentro, che sono soli, abbandonati, scartati, in questa cultura che le piace tanto scartare la gente”. Lo ha detto Papa Francesco parlando a braccio a settemila ragazzi e ragazze del Servizio civile nazionale, tra cui anche i giovani del progetto di Ripatransone accompagnati dal Sindaco Remo Bruni e dal Vice Sindaco Alessandro Ricci, ricevuti in udienza in occasione dei quindici anni della legge che ha istituito il Servizio. Nel suo discorso il Pontefice ha voluto anche ringraziare l’Italia per la sua opera in favore dei migranti: “Grazie per questo che fa l’Italia!” ha affermato parlando sempre a braccio. “Un ambito di azione che deve starci particolarmente a cuore riguarda l’aiuto ai rifugiati e ai migranti, i quali chiedono di essere soccorsi e integrati nel tessuto sociale. L’Italia è lodevolmente impegnata in questa opera, è un esempio; nell’esprimere apprezzamento per tutto ciò, esorto a proseguire con coraggio sia sul piano dell’accoglienza concreta sia su quello della sensibilizzazione e di una vera integrazione”.

“Voi siete una forza preziosa e dinamica del Paese: il vostro apporto è indispensabile per realizzare il bene della società, tenendo conto specialmente dei soggetti più deboli. Il progetto di una società solidale costituisce il traguardo di ogni comunità civile che voglia essere egualitaria e fraterna”. Con queste parole Papa Francesco si è rivolto ai settemila giovani del Servizio civile nazionale ricevuti in udienza questa mattina per ricordare i 15 anni della legge istitutiva del Servizio. Questo progetto viene “tradito ogni volta che si assiste passivamente al crescere della disuguaglianza tra le diverse parti sociali o tra le nazioni del mondo; quando si riduce l’assistenza alle fasce più deboli senza che siano garantite altre forme di protezione; quando si accettano pericolose logiche di riarmo e si investono preziose risorse per l’acquisto di armamenti; o ancora quando il povero diventa un’insidia e invece che tendergli la mano lo si relega nella sua miseria”. Tutti questi atteggiamenti rappresentano, per Papa Francesco, “uno sfregio della nostra società e della sua cultura, immettendo in esse criteri e prassi improntati all’indifferenza e alla sopraffazione, che rendono più povera la vita non solo di chi è dimenticato o discriminato, ma anche di chi dimentica o discrimina, il quale finisce per rimanere chiuso in sé stesso e precludersi l’incontro con la carne dei fratelli, che è la via obbligata per trovare il bene”. Il Pontefice ha sottolineato che “tra le varie aree di intervento dei progetti di Servizio Civile, un particolare rilievo merita la tutela dell’ambiente, tenendo presente il criterio di una ecologia umana, che ci permetta di riconoscere lo stretto legame tra la cura dell’ambiente e quella dell’uomo e colga le gravi conseguenze del degrado ambientale sulla vita delle persone, in particolare dei più poveri”. Non meno importanti sono “anche tutti gli altri progetti educativi e assistenziali del Servizio Civile Italiano, con i quali in vari modi si accompagnano bambini, ragazzi, persone disabili, emarginate e bisognose di aiuto”. Da Papa Francesco anche un pensiero per le popolazioni colpite dal terremoto, “alle quali rinnovo la mia vicinanza e il mio incoraggiamento”, per l’impegno nel portare aiuto ai rifugiati e ai migranti, “i quali chiedono di essere soccorsi e integrati nel tessuto sociale. L’Italia – ha rimarcato il Papa – è lodevolmente impegnata in questa opera; nell’esprimere apprezzamento per tutto ciò, esorto a proseguire con coraggio sia sul piano dell’accoglienza concreta sia su quello della sensibilizzazione e di una vera integrazione”.

A conclusione della giornata il Vice Sindaco Ricci dichiara: ” Ad oggi, il nostro comune progetta, avvia, gestisce e forma i volontari per i 17 comuni partners e per l’associazione On The road e ha in servizio 56 volontari del servizio civile nazionale e 30 volontari del servizio civile regionale garanzia giovani, impegnati in importanti progetti che riguardano l’assistenza minori, il patrimonio artistico e culturale e la devianza sociale. Tutto questo grazie all’impegno costante delle amministrazioni che si sono succedute e a coloro che ci hanno lavorato senza sosta in tutti questi anni. “

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