“Dopo la transizione democratica, la Tunisia è tornata”: così ieri a Roma il ministro dell’Energia Hela Cheikhrouhou, riassumendo il senso di una conferenza che ha permesso di formalizzare impegni di investimenti nel Paese nordafricano per 15 miliardi di dollari nell’arco di due anni. Delle prospettive di sviluppo economiche e sociali della Tunisia Cheikhrouhou ha discusso a Roma in occasione del forum ”Mediterranean Dialogues”, organizzato dal ministero degli Esteri e dall’Istituto italiano per gli studi politici internazionali (Ispi). Centrale il riferimento a ”Tunisia 2020”, una due giorni alla quale a Tunisi hanno partecipato questa settimana le delegazioni di 70 Paesi. Secondo Cheikhrouhou, la chiave dello sviluppo è “una partnership euro-mediterranea dell’energia”. “La nostra strategia nazionale per il 2030 – ha sottolineato il ministro – prevede di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e di avanzare sulla via dell”alleanza pubblico-privato”.
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